Basta davvero solo aprire Partita IVA per diventare freelance? Le sfaccettature di questa formula nel mondo del lavoro sono davvero tantissime, e perché sia una scelta vincente è bene conoscerne tutti gli aspetti che la contraddistinguono.
Ogni giorno, moltissimi professionisti valutano anche questa strada per realizzarsi nel lavoro. Eppure, dietro all’apparente semplicità di questa forma di lavoro, si nascondono tante domande e altrettante curiosità.
Noi siamo pronti a dare risposta ai dubbi più comuni riguardo come diventare freelance.
Quando si parla di freelance?
Freelance, liberi professionisti, lavoratori autonomi: tutti sinonimi dello stesso concetto o c’è qualcosa che ti sfugge?
Buona intuizione! Se già ti sei posto il problema, avrai fiutato che non sono proprio la stessa cosa, ma hanno alcune peculiarità che li rendono ben distinti, soprattutto nel rapporto lavorativo con i loro clienti.
Iniziamo con il dire che la partita si gioca tra i termini freelance e lavoratore autonomo, mentre quando si parla di liberi professionisti si fa riferimento alla categoria più ampia che li comprende. Infatti, entrambi si distinguono per il fatto di non essere legati univocamente ad un datore di lavoro, ma se il lavoratore autonomo si rivolge direttamente al cliente ultimo, il freelance molto spesso si interfaccia con degli intermediari che possono essere agenzie o altri professionisti.
Chiarita questa fondamentale sfumatura, possiamo definire il freelance quella figura che svolge un’attività lavorativa senza vincoli formali di subordinazione fissa, fornendo le sue prestazioni a una pluralità di aziende, organizzazioni o privati. Quest’ultima specificità non è solo un dettaglio, devi prestare attenzione: per definizione ai fini fiscali, chi ha partita iva deve avere più di un cliente, proprio per differenziarsi da chi ha un rapporto lavorativo con un solo datore e dovrebbe quindi avere un contratto dipendente.
Come iniziare sopravvivendo alla burocrazia
Benissimo: essere freelance è proprio quello che vuoi per il tuo futuro lavorativo. Da dove devi iniziare?
Come primo passo devi superare uno degli scogli più grandi, ovvero fare i conti con la burocrazia. Tutti lo hanno fatto prima di te, quindi non devi temere! Per aiutarti però abbiamo riassunto in questa lista i punti che ti servirà registrare per poter svolgere la tua attività come freelance e, soprattutto, guadagnare.
Ecco cosa dovrai fare:
1. aprire Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Per farlo dovrai compilare il modello AA9/12 di inizio attività, entro i primi 30 giorni;
2. scegliere il regime fiscale. Regime ordinario o forfettario? Questo è il problema! Puoi approfondire i pro e i contro di entrambe le alternative, ma riassumendo in breve si può dire che il regime forfettario è quello più conveniente per iniziare perché, a fronte di diverse agevolazioni su aliquote e tasse, richiede solo di non accedere alle detrazioni e di non superare una soglia che è sempre in aumento, ora fissata agli 85.000€ di ricavi annui;
3. iscriverti all’INPS o alla cassa previdenziale. Anche i freelance devono pagare i contributi? Ebbene sì e lo fanno in autonomia versando periodicamente una parte dei propri ricavi all’INPS oppure alla cassa previdenziale di competenza, in caso di professioni che ne prevedono una specifica;
4. prendere confidenza con la fatturazione elettronica. Quando la Partita IVA è finalmente attiva, arriverà il momento di fatturare. Per poterlo fare è possibile inserire in autonomia le tue fatture elettroniche sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Altri software esterni tornano utili se dovrai gestire importanti numeri di fatture, ma lo potrai valutare con il tempo, per snellire i processi burocratici.
Le caratteristiche per trovare lavoro come freelance
Se credi che questa sia la strada giusta per te e i tuoi progetti professionali, devi sapere che spesso il percorso è in salita. A differenza dei lavoratori subordinati, essere freelance implica un coinvolgimento totale di te in prima persona, dalla ricerca dei clienti allo svolgimento del lavoro in sé, dalla gestione degli aspetti amministrativi all’attenzione ad un aggiornamento costante.
Non temere: se possiedi una buona dose di intraprendenza, potrebbe essere veramente la strada giusta per te! Ti vogliamo lasciare alcuni suggerimenti per iniziare questo percorso con il piede giusto.
Per prima cosa, organizza bene il tuo tempo. Come appena accennato, il lavoro di freelance non è solamente operativo ma richiede di dedicare una certa porzione di tempo anche ad altri aspetti laterali ma altrettanto necessari (amministrazione, pianificazione, preventivazione, ecc.). Ecco, quindi, che il segreto è proprio quello di non cadere vittima della mole di lavoro e delle incombenze dell’ultimo minuto, cercando quanto più possibile di suddividere in modo realistico il tuo tempo per adempiere a tutte queste funzioni. Un consiglio su tutti: raggruppa le attività per tipologia, in modo da contenere quanto più possibile tutte le mansioni burocratiche e di pianificazione che altrimenti potrebbero essere un freno alle attività più operative.
Il nostro secondo consiglio riguarda, poi, la creazione di un network forte, che faccia da sostegno alla ricerca di lavoro e anche alla gestione dei progetti. Avere conoscenze nel settore, individuare dei professionisti di riferimento e collaboratori fidati sono tutti punti fondamentali per iniziare un’attività solida e poter gestire con serenità anche le richieste più complesse.
Se da una parte il passaparola rimane ad oggi ancora uno dei mezzi più efficaci per raccogliere richieste di lavoro, dall’altra avere una rete di professionisti a te affini e complementari ti permette di poterle gestire con una professionalità avanzata, forte delle tue conoscenze ma soprattutto del supporto di altri professionisti a te collegati.
L’ultimo suggerimento che ci sentiamo di darti riguarda forse il tema più spinoso: la ricerca di clienti. Non è facile creare una base solida che ti dia l’opportunità di sostenere il tuo progetto imprenditoriale e di crescere con il tuo lavoro, ma puoi rendere quest’operazione un po’ più semplice se provi a concentrarti su una nicchia di mercato. Più sei specializzato, più facile sarà intercettare una domanda specifica che attende di trovare una risposta in un professionista appositamente formato.
Hai ben chiara quale dovrebbe essere questa nicchia? Prima di buttarti nella mischia, però, verifica che il tuo pubblico sia effettivamente vantaggioso per il tuo business, che dovrà avere queste quattro caratteristiche:
1. un numero ragionevole di potenziali clienti;
2. una sufficiente capacità di spesa dei potenziali clienti;
3. la corrispondenza con la tua specializzazione professionale, perché dovrai essere un buon intenditore dello specifico ambito della nicchia;
4. un interesse reale per il prodotto o servizio che vuoi vendere.
Essere freelance è una vocazione, ma è prima di tutto consapevolezza. Siamo certi di averti dato importanti strumenti utili per capire e realizzare il tuo futuro professionale.
Se stai cercando una nuova opportunità lavorativa, e non sei ancora convinto di diventare freelance, guarda tra gli annunci di lavoro presenti sul nostro sito e scopri se c’è già l’opportunità che fa per te, oppure invia qui il tuo CV per essere sempre aggiornato sulle nuove posizioni aperte.