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Trovare lavoro senza laurea: le figure più ricercate

Anche se al giorno d’oggi avere una laurea è sempre più fondamentale per entrare nel mondo del lavoro, in realtà sono ancora in molti, per diversi motivi, a concludere gli studi prima di intraprendere la carriera universitaria.

Esistono ancora molti lavori per i quali vi è una grande richiesta e un’ottima remunerazione anche senza il bisogno di una laurea. Quindi non scoraggiarti se hai deciso di non proseguire gli studi dopo il diploma: ecco per te una lista delle 4 figure più ricercate tra i lavori senza laurea e qualche utile consiglio per trovare lavoro.

Dai sfogo alla tua creatività, scegli l’artigianato

 

Partiamo subito con alcuni dei lavori più comuni, ma sempre meno valutati dai giovani che cercano lavoro.

Fare l’artigiano può sembrare un lavoro semplice, senza troppo impegno intellettuale, poiché si basa su attività manuali. Proprio per questo motivo, invece, si tratta di un lavoro di grande rilievo, che richiede abilità e dedizione.

Qui l’esperienza è fondamentale, ma alla base deve esserci sempre un ingrediente speciale: la passione. Essere artigiano, infatti, rendere realtà le richieste di un cliente e trovare soluzioni sempre nuove, a partire dai materiali e dagli strumenti a disposizione. Cosa ti serve? Voglia di imparare e molta pratica.

Nell’artigianato sono tantissimi i lavori in crescita: giardiniere, meccanico, sarto, pasticciere, fornaio, falegname, carpentiere, idraulico, elettricista e molti altri ancora. Il segreto sta in te: se riconosci una predilezione per i lavori manuali, non avere timore, perché puoi avere grande successo (anche divertendoti).

Crea il tuo domani con un lavoro del futuro

 

Hai mai sentito parlare dei nuovi lavori del futuro? Si tratta di professioni e figure lavorative che si stanno diffondendo da qualche anno e che – proprio per la novità che le caratterizza – non prevedono studi specifici.

Una precisazione è d’obbligo: le professioni digitali non sono né semplici né superficiali perché, oltre a richiedere ottime conoscenze informatiche, si spingono verso ambiti quali l’economia, la psicologia e l’organizzazione aziendale. Il fatto che non esista una formazione specifica, inoltre, non facilita il raggiungimento di quelle competenze che sono invece fondamentali per ottenere risultati in ambito digitale.

A questo genere di posizioni, quindi, non si arriva subito, ma dopo diversi anni di esperienza sul campo. Se ti senti portato per i nuovi strumenti digitali, questa può essere la tua strada: il fatto di essere giovane e di avere ancora molto tempo davanti è a tuo vantaggio.

In questo ambito troviamo oggi molte professioni tra quelle più richieste. Si passa dagli sviluppatori web e di app ai gestori di e-commerce, dai digital marketing manager ai SEO copywriter, dai social media manager ai web analyst. Tutti lavori di ultima generazione, che richiedono senz’altro molta voglia di imparare: all’inizio, per entrare nel mondo del lavoro, ma anche in seguito, per rimanere aggiornati sulle più nuove tecnologie.

Lavori senza laurea: la ristorazione alimenta la tua voglia di crescere

 

Un altro settore in forte crescita, anche presso i più giovani, è la ristorazione. Antichi come il mondo, i lavori del ristoratore, del cuoco e del cameriere sono grandi classici che oggi si allargano anche agli ambiti dell’agricoltura e della chimica.

Detta così sembra molto più allettante di quanto pensassi, vero? Purtroppo, i lavori che abbiamo citato sono spesso sottovalutati, relegati a ripiego momentaneo durante i fine settimana o nella stagione estiva, per mettere da parte qualche risparmio. Errore! Oggi lavorare nel mondo della ristorazione può dare moltissime soddisfazioni, anche perché, grazie a un’apertura della cucina italiana verso orizzonti esteri, la sperimentazione non è più un tabù.

Ecco che se ami la campagna e un tipo di cucina sano e genuino, potresti pensare di inserirti in un agriturismo. Allo stesso modo, se nutri una spiccata passione per una cucina alternativa, potresti lavorare sulla creazione di nuovi piatti, proporli a qualche ristorante oppure pensare tu stesso di aprire un’attività.

Fantasia e intraprendenza, ecco cosa serve per avere successo oggi nella ristorazione e trovare un lavoro, anche senza laurea. Gli esami che dovrai superare saranno comunque tanti, ma ai fornelli.

Se non hai le idee chiare ci sono i lavori d’ufficio

 

Capita a molti di non sapere cosa fare dopo aver preso il diploma di maturità. Per questo motivo tanti giovani decidono di andare all’estero e tentare la fortuna altrove, ma per trovare la propria strada non è sempre necessario andare lontano.

Una delle soluzioni più semplici ed efficaci per scoprire qual è il lavoro più adatto a te è inserirti in un ambito che possa rivelarsi utile in qualsiasi settore tu voglia lavorare. In questo, le figure professionali d’ufficio sono le più indicate, perché permettono di accumulare esperienza e ambire a posizioni sempre più alte, anche in campi diversi.

Ecco che gli uffici amministrativi diventano un’incredibile palestra per accumulare esperienze e capacità trasversali. Questo reparto esiste praticamente in ogni azienda, dalla più piccola alla multinazionale, e richiede un numero consistente di personale per gestire il flusso di lavoro che arriva costante.

L’esperienza, quindi, diventerà la tua guida. Le conoscenze acquisite e le capacità sviluppate ti aiuteranno a proporti al meglio sul mercato del lavoro e ad arrivare anche a posizioni di prestigio all’interno di un’impresa.

Come trovare lavoro senza laurea

 

Come hai visto, ci sono molti lavori ancora oggi che non richiedono necessariamente un titolo universitario. Per trovare un impiego senza laurea, però, dovrai lavorare sodo: in assenza di questa qualifica, sei tu la garanzia delle tue competenze.

Se vuoi trovare lavoro, quindi, ecco per te due consigli mirati:

  1. Sfrutta i tuoi punti di forza e falli valere.
    Metti in tavola le tue doti e le capacità che hai sviluppato durante gli anni di studio. Non aver paura di ammettere i tuoi limiti, ma punta sulla disponibilità e sull’intraprendenza, quando ti proponi per un nuovo lavoro: saranno elementi apprezzati più di molti titoli di studio.
  2. Cerca di scegliere un ambito specifico di lavoro.
    Non sempre le idee possono essere chiare, ma affidarsi alla casualità non è mai efficace. Concentrati, quindi, su una cerchia allargata di posizioni e di settori a cui ambire, e direziona i tuoi sforzi in modo mirato. Questo ti aiuterà a presentarti nel modo più interessante e corretto alle aziende, mettendo in mostra le caratteristiche rilevanti per quella specifica realtà o quel particolare ruolo. In questo modo, inoltre, risparmierai molto tempo e potrai dedicarne di più alle proposte di lavoro per te più interessanti e promettenti.

 

Sei alla ricerca di lavoro ma non hai una laurea? Selezioniamo diversi profili ogni mese per le nostre aziende clienti, in diversi ambiti: scopri subito gli annunci di lavoro presenti sul nostro sito oppure inviaci il tuo CV per essere sempre aggiornato sulle nuove posizioni aperte.

6 Dicembre 2019
come-vestirsi-a-un-colloquio-di-lavoro-consigli
Come vestirsi a un colloquio di lavoro: 5 consigli

Il colloquio di lavoro mette sempre soggezione. Ecco perché, per affrontarlo con lo spirito giusto, non c’è niente di meglio della sicurezza di essere impeccabile, anche nell’abbigliamento.

Nella nostra esperienza di selezionatori abbiamo incontrato innumerevoli candidati e altrettanti errori nella scelta di come vestirsi a un colloquio di lavoro.

Per questo motivo abbiamo pensato di riassumere in 5 utili consigli le buone pratiche per scegliere l’abbigliamento più adatto per il tuo prossimo colloquio.

1) Tieni in considerazione l’ambiente lavorativo

 

Il binomio giacca e cravatta per l’uomo e tailleur per la donna non sono una direzione obbligata. Spesso, anzi, possono essere la scelta sbagliata.

Ogni azienda è un mondo a sé, influenzato dal settore di appartenenza, dal tipo di clientela e dalla cultura aziendale.

Per scegliere l’abbigliamento più corretto per il tuo colloquio di lavoro, quindi, parti da questi semplici punti:

  • non esiste una regola universale, ma il principio del buon senso sì. Cerca quindi di evitare ogni eccesso e di comunicare in modo pulito il tuo modo di essere;
  • se non sei ancora completamente convinto tra outfit formale o informale, la migliore opzione è l’equilibrio. La via di mezzo non è un errore, l’importante è che tu sia a tuo agio e che questo abbigliamento comunichi all’azienda responsabilità e professionalità.

 

2) Come vestirsi a un colloquio di lavoro: ordine e accuratezza

 

Il vestito, la giacca, le scarpe, gli accessori possono essere i migliori che si possano avere, ma se non sono adeguatamente curati e ordinati non sortiranno mai l’effetto desiderato. Prova a pensare all’impressione che può dare una camicia stropicciata o un maglioncino fuori forma al tuo selezionatore: sicuramente non quella che avresti voluto.

Durante un colloquio il recruiter si aspetta di trovare prima di tutto serietà e precisione nel candidato che ha di fronte, quindi non lasciare niente al caso e prenditi cura della tua immagine. Organizza per tempo l’outfit che intendi indossare, così eviterai le classiche sviste dell’ultimo minuto come il bottone che manca, quella macchiolina che non va più via o la camicia non perfettamente stirata.

Questi fattori valgono anche per gli aspetti che completano il tuo look. Nel caso degli uomini, non va dimenticato di curare capelli, barba e baffi, che sono elementi distintivi di grande rilievo. Non è necessariamente richiesta una rasatura completa, ma in caso di barba lunga deve essere ben curata e tagliata, in modo da allontanare ogni impressione di trascuratezza.

Per le donne, invece, l’attenzione dev’essere posta sul trucco. La regola è non osare troppo: durante un colloquio di lavoro devono essere le doti professionali a risaltare, quindi meglio optare per un trucco semplice ma curato, che sappia far apprezzare la naturalezza della propria immagine.

 

3) Anche il colore fa la sua parte

 

Uno degli aspetti più sottovalutati è proprio la scelta dei colori da indossare. Chi l’ha detto che il nero sia un passepartout in ogni occasione e che il solito blu e grigio non siano a volte una scelta troppo scontata?

Esistono in generale delle tinte che si sposano bene per eventi formali come un colloquio di lavoro, sia per l’abbigliamento maschile, sia per quello femminile. Parliamo delle tinte calde come il marrone e il beige, ma anche colori più accesi come il verde, l’azzurro e il rosa.

La regola che puoi usare come base nella scelta è sempre l’equilibrio: evita colori sgargianti (anche se ti senti particolarmente audace) e, se pensi che un tocco di colore ti possa rappresentare meglio, preferisci invece le tinte pastello.

In generale il colore è un tocco che non fa male se scelto con accuratezza e usato con parsimonia.

4) Attenzione ai tocchi di stile

 

Il colloquio di lavoro è il momento in cui devi distinguerti dal resto dei candidati, ma farlo in modo troppo vistoso o con elementi di disturbo non è certo la scelta giusta.

Ricorda quindi di non esagerare con elementi invasivi come profumi e dopobarba. Un odore troppo forte può far notare la tua accuratezza, ma anche infastidire chi ti sta davanti. Se è tua abitudine usare profumi, preferisci per queste occasioni fragranze molto leggere o dell’acqua profumata.

Tra gli accessori di stile cui fare attenzione durante un colloquio ci sono anche i gioielli: le donne dovrebbero in generale preferire dettagli sobri e misurati, lasciando a casa collezioni di anelli o orecchini vistosi. Per gli uomini, invece, il consiglio è di concentrarsi unicamente sull’orologio come accessorio di stile ed evitare inutili stravaganze prima di aver sondato per bene il contesto lavorativo.

5) I capi must have per il colloquio di lavoro

Dopo tanti consigli su come scegliere l’abbigliamento adatto per un colloquio di lavoro, siamo certi che saprai selezionare la migliore combinazione dal tuo armadio.

Se, però, vuoi fare un po’ di acquisti per un colloquio importante, ecco i nostri suggerimenti sui capi che non puoi lasciarti scappare per avere successo.

L’abbigliamento da uomo:

  • nella scelta della camicia procedi verso soluzioni semplici. Per non cadere nell’imbarazzo del colore, una camicia azzurra è la scelta che meglio si adatta ad ogni abbinamento;
  • un altro elemento immancabile è la giacca. Puoi sceglierla più o meno formale, senza mai inciampare però nell’abito da cerimonia. Ci sono molte forme di eleganza: la formalità è quella più indicata per un colloquio di lavoro;
  • non dimenticare di curare anche la calzatura. Il must have in questo caso è la scarpa stringata, necessariamente lontana da un look troppo sportivo. Questo dettaglio può fare la differenza anche in outfit che non vogliono essere troppo formali.

L’abbigliamento da donna:

  • una delle ultime tendenze riguarda l’utilizzo del pantalone gessato, a quadri o a scacchi. Simboli del mondo degli affari e di un’eleganza raffinata, possono essere reinterpretati nel mondo femminile come veicolo di forte personalità, particolarmente adatto per posizioni di rilievo e contesti business;
  • il capo immancabile per un colloquio di lavoro è anche la giacca formale. Oggi ne esistono di diversi tipi: semplice, con bottoni a contrasto o longuette. Qualunque tu scelga, ricorda di adattarla bene alla tua fisicità per evitare di avere un capo comodo che però non ti dona;
  • se ti appresti ad affrontare un colloquio nei mesi più freddi, il trench è sicuramente l’accessorio immancabile nel tuo armadio. Simbolo cult di un’eleganza senza tempo, può essere facilmente abbinabile sia a una scarpa bassa che a un tacco.

Se sei alla ricerca di lavoro, sul nostro sito pubblichiamo ogni giorno nuovi annunci: guardali qui oppure carica il tuo curriculum per essere sempre aggiornato sulle posizioni aperte di tuo interesse.

29 Novembre 2019
cosa-controllare-prima-firmare-contratto-di-lavoro
Cosa controllare prima di firmare un contratto di lavoro

Quando devi firmare un nuovo contratto di lavoro, specie se si tratta del primo in assoluto, prendersi dieci minuti di tempo per leggere il documento che hai tra le mani è fondamentale.

A volte l’entusiasmo e la fretta di firmare subito possono, in un secondo momento, nascondere spiacevoli sorprese: ma quali sono gli elementi fondamentali da valutare al momento della stipula di un contratto di lavoro?

Leggi attentamente quanto segue: sarà il tuo salvagente tra tante informazioni e terminologie.

Quando il contratto è obbligatorio

Come prima cosa è bene che tu sappia che la stipula di un contratto tra le parti non è facoltativa.

In ogni rapporto lavorativo, cioè quando una persona si lega a un’azienda offrendole il proprio tempo e le proprie competenze, deve esserci un contratto a disciplinare diritti e doveri di ognuno. È la legge a prevederlo, e non è quindi solo una buona pratica.

Gli unici casi in cui non è previsto un vero e proprio contratto, invece, sono tre:

  • il tirocinio, dove il rapporto viene regolato e supervisionato dall’ente promotore, solitamente un istituto di formazione o l’università;
  • la prestazione occasionale, in cui deve esserci comunque un accordo tra le parti riguardo l’occasionalità della prestazione, i termini di collaborazione e il calcolo del compenso;
  • la collaborazione in partita IVA, che viene regolata tramite un preventivo di lavoro e poi conclusa con l’emissione di una fattura.

Gli elementi fondamentali del tuo contratto di lavoro

Arriviamo ora al dunque. Abbiamo raccolto in 11 punti gli elementi fondamentali che ogni contratto di lavoro deve avere.

Usare questo elenco come check list ti sarà davvero d’aiuto.

  1. Il datore di lavoro
    A volte – specialmente nelle realtà più grandi – il datore di lavoro può non coincidere con l’azienda presso la quale ti dovrai recare fisicamente a prestare servizio. Prima di firmare il contratto, quindi, accertati che sul contratto sia riportato il nome dell’azienda per cui intendi lavorare e, se non è così, informati su chi sia l’impresa che ti sta assumendo.
  2. Il lavoro che svolgerai
    Tra le prime cose che devi controllare c’è anche la data di inizio rapporto e la descrizione della mansione che andrai a svolgere. È fondamentale che tutto corrisponda a ciò che era stato concordato in fase di colloquio, perché questo inciderà in modo sostanziale sul lavoro che svolgerai.
  3. Il livello contrattuale secondo il CCNL
    Ancora prima di presentarti per la firma, informati se anche il tuo settore si rifà a un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro o quale livello ti era stato assegnato nel lavoro precedente. In questo modo sarai sicuro che il tuo compenso sia corretto e di essere tutelato.
  4. La retribuzione
    La RAL (Retribuzione Annua Lorda) è ben diversa da ciò che percepirai al netto in busta paga, perché include anche tredicesima, quattordicesima e, in alcuni casi, premi produzione e bonus. Richiedi comunque qual è il tuo compenso annuo netto: è un tuo diritto e ti permetterà di assicurarti che ciò che stai accettando è ciò che ti era stato promesso.
  5. Gli accordi professionali
    Entrare a far parte di un’azienda può comportare la sottoscrizione di specifici accordi di tipo professionale. Si tratta di accordi restrittivi che possono riguardare la proprietà del lavoro che produrrai durante la collaborazione in azienda, ma anche la tua libertà di collaborare con altre realtà durante lo stesso periodo. Ricorda sempre che ciò che lasci all’azienda (anche i prodotti intellettuali) deve essere giustamente ricompensato.
  6. L’orario di lavoro
    Di solito l’orario di lavoro è fissato preventivamente e definisce la natura part-time o full-time del contratto. Controlla quindi quante ore settimanali ti sono riconosciute, quali sono gli orari di entrata e uscita, ma anche se sono previste giornate di lavoro festive, durante la sera o nel weekend. Una volta firmato il contratto dovrai attenerti a quanto è scritto, quindi investi qualche minuto in più per partire con il piede giusto.
  7. Le ferie
    Sul contratto devono essere indicati i giorni di ferie previsti all’anno, come anche i permessi e il congedo parentale. Deve essere invece tua premura informarti se ci sono periodi di chiusura fissi durante l’anno o momenti in cui non ti è permesso richiedere ferie, in modo da sapere esattamente il tipo di rapporto lavorativo in cui ti inserirai.
  8. La recessione dal contratto
    La firma del contratto è l’inizio di una relazione lavorativa, ma è fondamentale che siano regolamentati anche i termini per la sua conclusione. Controlla quindi che sia riportato il periodo di preavviso per le dimissioni e che sia consono per le tue future necessità.
  9. Periodo di prova: sì o no
    Non tutti i rapporti di lavoro iniziano con un periodo di prova, ma se questo è il tuo caso è fondamentale che questa specifica sia riportata. I tempi devono essere chiaramente definiti, in modo che questa fase intermedia sia circoscritta nel tempo.
  10. L’apprendistato
    Nel caso il tuo fosse un contratto di apprendistato, ricorda che per legge ti deve essere presentato anche un piano formativo da firmare. Senza questa ulteriore firma il contratto di lavoro non è valido come apprendistato ma si trasformerà in contratto a tempo indeterminato.
  11. Il TFR
    Già in sede di sottoscrizione del contratto ti verrà chiesto di decidere dove vuoi destinare il tuo TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Hai due possibilità: lasciarlo come fondo in azienda durante gli anni di lavoro a venire oppure versarlo in un tuo Fondo Pensione. Per decidere avrai comunque 6 mesi dalla firma del contratto, ma ricordati di comunicare la tua scelta altrimenti il TFR rimarrà in ogni caso in azienda.

Contratto di lavoro: alcuni consigli per non farti trovare impreparato

La lista degli elementi da verificare nel nuovo contratto ti sarà di certo utile, ma ci sono alcune altre accortezze che potresti adottare per rendere il tuo ingresso in azienda ancora più facile e libero da inutile stress.

In primo luogo, è importante che tu sia consapevole che il documento che hai tra le mani è ufficiale e determinerà il tuo rapporto lavorativo. Per questo motivo la prima regola è non farti prendere dalla fretta di firmare: leggi tutto con calma e chiarisci gli aspetti che non conosci. Dopotutto, è un tuo diritto.

Per facilitare questo processo, il secondo consiglio è di avvantaggiarti chiedendo l’anticipazione di una copia del contratto via e-mail. Se lo chiedi in modo gentile e specifichi di volerlo leggere con calma, senza far perdere poi ulteriore tempo, sarà sicuramente una richiesta gradita.

Un’ultima cosa: se il contratto arriva inaspettatamente, ricorda che non c’è obbligo di firma immediata. Puoi prenderti alcuni giorni per vederlo nel dettaglio e poi restituirlo firmato. È una prassi ricorrente quando la firma del contratto non viene anticipata da una chiamata o un appuntamento dedicato.

Ora puoi davvero dire di essere pronto a valutare un contratto di lavoro!

Sei ancora alla ricerca dell’opportunità perfetta per te? Controlla subito gli annunci di lavoro presenti sul nostro sito oppure carica qui il tuo curriculum: ogni mese selezioniamo diversi profili per le nostre aziende clienti.

22 Novembre 2019
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Come lavorare in team: le competenze da non trascurare

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti sei reso conto che oggi le aziende contano molto sul gioco di squadra e ti starai chiedendo come poter aumentare le tue competenze e abilità nel lavoro in team.

Tutto esatto: oggi entrare in un’azienda e far parte di un ufficio non vuol dire solamente essere una persona in più nell’organico, ma essere una componente fondamentale al fine di raggiungere – tutti insieme – l’obiettivo finale.

Ma come si ottiene una buona squadra di lavoro? E cosa puoi fare tu per migliorare?

Nella nostra attività ci siamo spesso occupati di team working e di selezionare profili adatti al lavoro di squadra, per questo conosciamo molto bene le caratteristiche che definiscono un buon collaboratore. Oggi le condividiamo con te, per aiutarti a rinforzare e ampliare le competenze in questo ambito.

Il punto di partenza: le abilità sociali

Nell’ambito della socialità nel lavoro troviamo un numero sconfinato di studi. Quel che è chiaro è che per poter lavorare bene in squadra c’è bisogno di forti abilità sociali all’interno del gruppo.

Sulla produttività del team, infatti, la componente di sensibilità sociale è fondamentale e aiuta ad aumentare l’apporto intellettivo rispetto al lavoro singolo (Woolley et al, 2010). Un team che lavora in sintonia, come singoli elementi che si completano, può raggiungere risultati altrimenti insperati.

Tra queste abilità sociali, ne esiste una molto importante che anche tu puoi imparare a governare con un po’ di buona volontà. Stiamo parlando della fiducia: una cosa che certo non si regala, ma che diventa fondamentale in un gruppo di lavoro. Avere una squadra coesa, infatti, dipende molto da questo fattore, e può trasmettere grande forza anche nel superamento di importanti difficoltà.

Un’attitudine fiduciosa è sicuramente una di quelle soft skill che i datori di lavoro apprezzano di più e che servirà anche a te per ottenere delle soddisfazioni dal tuo lavoro in team.

Un’altra abilità che puoi coltivare per un ambiente lavorativo sereno è l’umorismo: non devi certo scambiare il tuo team per un gruppo di giochi, ma prova a pensare al lavoro in un’atmosfera più distesa. Una componente importante per ridurre lo stress durante lunghe sessioni di lavoro, ma anche per aumentare la creatività e stimolare la comunicazione tra i diversi componenti. 

Due vantaggi per l’intera squadra: chiarezza e concisione

Cos’è il lavoro di squadra senza comprensione? Ecco perché la prima cosa che puoi migliorare sono le tue doti espressive, per comunicare in modo chiaro e conciso.

Quando si è in molti è facile non riuscire a centrare il discorso e perdersi in mille parole. Quello che puoi fare per il team è migliorare le tue capacità di organizzare e distribuire le informazioni in modo efficace.

Raggiungere questo obiettivo non è facile, ma considera queste indicazioni di partenza:

  • preferisci parole semplici, di uso comune, lasciando da parte tecnicismi inutili;
  • anche quando scrivi, fallo usando strutture lineari e parole che condividi con il resto del gruppo;
  • mettiti nei panni di chi ti ascolta e valuta bene come esprimerti al meglio.

In questo modo otterrai una comunicazione sicuramente più snella e molti fraintendimenti in meno, sia in ambito lavorativo che privato.

Un ultimo consiglio prima di continuare: ricorda che non c’è buona comunicazione senza un ascolto attivo. Oltre alle doti di buon oratore, quindi, cerca di sviluppare anche quelle di ascoltatore: l’intera squadra ne beneficerà e sarai apprezzato per il tuo contributo.

Lavorare in team: propositività e coinvolgimento non possono mancare

Non c’è nulla di più stimolante di far parte di un gruppo attivo, pronto a lanciarsi in nuovi progetti con il sorriso. Perché questo sia possibile il coinvolgimento è imprescindibile. Essere coinvolti significa predisporsi all’aiuto e al contributo incondizionato, anche quando non è proprio il tuo settore o quando la giornata è iniziata storta. Impara a lasciarti trasportare anche dall’energia degli altri: ti aiuterà a sviluppare questo tipo di competenza.

Una volta che sei coinvolto, non ti resterà che metterti in gioco ed essere propositivo. Come molte altre, questa è un’attitudine che è spesso innata, ma puoi sempre stimolarla perché possa renderti un collaboratore ideale nel lavoro in team.

Per riuscirci con successo, tieni sempre a mente l’obiettivo comune di squadra e muoviti in quella direzione, per non cadere nella tentazione di importi sugli altri. Inoltre, come componente di un gruppo, condividi senza riserve le tue conoscenze con i colleghi: più forte sarà la squadra, più grande sarà anche la tua soddisfazione.

L’ultimo elemento viene da te: l’organizzazione

La tua organizzazione può fare la differenza non solo a livello personale, ma anche per tutto il gruppo.

Ecco perché, ad esempio, un’efficace gestione del tempo può essere un’abilità da tenere in grande considerazione: più hai il controllo sulle scadenze e sulle tue azioni quotidiane, più riuscirai ad essere un aiuto efficace per la tua squadra. Questo, inoltre, è spesso un atteggiamento d’ispirazione per gli altri componenti, quindi crea ordine e chiarezza intorno a te, così anche ciò che ti sta attorno comincerà a seguire il tuo esempio.

Ciò ti permetterà di avere tu stesso una visione più chiara del tuo ruolo e dei problemi che ti si presentano: un modo analitico e strutturato di concepire il lavoro è proprio quello che ti serve all’interno di un gruppo.

Una buona organizzazione, infatti, è segno anche di grande consapevolezza, un’altra soft skill molto apprezzata da datori di lavoro e team leader.

Migliorare te stesso, in conclusione, significa ottimizzare le tue prestazioni lavorative e quindi quelle dell’intero team. Un buon gruppo di lavoro è quello che sa mettere in risalto i pregi di ogni componente, smorzandone quando è possibile anche i lati negativi.

Cerchi un lavoro che ti permetta di esprimerti all’interno di un team? Guarda subito gli annunci di lavoro disponibili sul nostro portale oppure carica qui il tuo Curriculum Vitae per essere sempre aggiornato sulle nuove posizioni aperte.

15 Novembre 2019
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