
Non importa con quante persone tu debba affrontare il prossimo colloquio di lavoro: che siano molte o solamente una, sapere come parlare e come sfruttare delle buone tecniche persuasive può essere senz’altro una carta preziosa da giocare.
Nel nostro lavoro i colloqui sono all’ordine del giorno e con l’esperienza maturata abbiamo individuato alcune tecniche di public speaking che aiutano i candidati a fare colpo sui reclutatori, in modo positivo.
Quali sono? Le vogliamo condividere con te in quattro semplici punti.
Partiamo dall’ABC, essenziale per mettere a frutto completamente i vantaggi del public speaking.
In questa disciplina sono stati individuati 4 punti principali che la contraddistinguono e sui quali consigliamo di concentrarti per ottenere il risultato migliore.
1. Preparazione. Tutto inizia ancora prima dell’appuntamento stesso: un’efficace preparazione dell’incontro ti renderà efficace anche nella tua esposizione. Informati quindi il più possibile sull’azienda e, quando verrai contattato per prendere parte alla selezione, cogli l’occasione per raccogliere alcune importanti informazioni quali, ad esempio, chi terrà il colloquio e quale sarà la tipologia di selezione.
2. Proattività. Ancora una volta, agire d’anticipo è il segreto anche per il public speaking. Quindi non attendere la data del colloquio per prepararti, raccogli quante più informazioni puoi sul contesto lavorativo, sul settore e sul ruolo per il quale ti candiderai. Più conosci del tema che andrete ad affrontare, più l’appuntamento avrà successo.
3. Pratica. Non c’è successo senza un adeguato esercizio, quindi rimboccati le maniche e fai delle prove di esposizione, per prendere familiarità con un momento non privo di tensione ma fondamentale per il tuo successo professionale.
4. Pensiero positivo. L’aiuto più grande per ottenere il risultato desiderato è sicuramente essere ottimista, presentarti al colloquio con un sorriso e con un atteggiamento positivo verso l’incontro. Togli dalla testa ogni pensiero negativo o ansia, non ti aiuteranno.
Ne abbiamo parlato diverse volte, il linguaggio del corpo è fondamentale durante un colloquio di lavoro ed è considerato anche uno dei tasselli principali del public speaking. Nulla più del tuo corpo sa comunicare la verità delle tue parole.
Ecco cosa potrebbe far dubitare il tuo interlocutore.
– Contatto visivo sfuggevole. Di certo non è necessario fissare incessantemente il recruiter, ma se eviti il suo sguardo darai un’idea di insicurezza e poca affidabilità. Ricorda quindi di guardare con interesse chi ti trovi di fronte, utilizzando lo sguardo come supporto a ciò che dici.
– Rigidità del corpo. Un chiaro segnale di nervosismo. Per evitare di dare questa sensazione, prima di entrare al colloquio fai un bel respiro profondo, sciogli spalle e braccia e tieni una postura il più possibile comoda per te, in modo da evitare inutile rigidità.
– Capo chino. Non sei stato richiamato per una marachella, presentati quindi con sicurezza, mantenendo alto lo sguardo per comunicare sicurezza in te. Se tendi a stare a testa bassa, ad esempio guardandoti le mani, correrai il rischio di sembrare insicuro: meglio evitare.
– Braccia incrociate e mani a pugno. Sono due delle posizioni che maggiormente indicano chiusura verso l’altro. Prestaci particolare attenzione, perché sono due posizioni molto comuni che potresti utilizzare per comodità, ma che a livello comunicativo non ti saranno d’aiuto al colloquio.
– Elevata gestualità. Gesticolare non è un cattivo segnale, può aiutarti a supportare i tuoi discorsi, ma se troppo accentuato può infastidire e anche mettere dei dubbi nel recruiter: nervosismo, insicurezza, aggressività sono le interpretazioni che vengono spesso attribuite a comportamenti di questo genere. Attenzione quindi!
Come in tutti gli ambiti, non c’è modo migliore per ottenere un ottimo risultato del porsi un obiettivo ben delineato. Anche per il colloquio di lavoro, quindi, definisci gli aspetti di te che vuoi assolutamente trasmettere e lavora su questi per essere efficace nella comunicazione.
Ecco alcuni esempi di caratteristiche che potresti scegliere per la tua comunicazione e come metterle in risalto.
– Coerenza. Prepara la tua presentazione e le risposte alle domande classiche di un colloquio di lavoro, in modo da essere il più efficace possibile e mantenere coerenza nell’esposizione.
– Chiarezza. Se vuoi apparire come una persona concisa e trasparente, la chiarezza espositiva è ciò a cui devi mirare. Assicurati di scegliere i termini più appropriati e di evitare tanti giri di parole.
– Curiosità. Credi che questa caratteristica sia importante nella posizione per cui ti candidi? Allora non tralasciare di dimostrarlo ponendo alcune domande di approfondimento sul nuovo lavoro, senza però esagerare!
– Trasparenza. Comunicare fiducia è sicuramente un buon punto di partenza per creare un collegamento positivo con l’interlocutore. Fallo dimostrando di essere trasparente nella tua presentazione, usando ancora una volta frasi semplici e pochi giri di parole per esprimere i concetti.
– Motivazione. Se vuoi fare colpo, è fondamentale ricordarsi che il recruiter sta cercando non solo un nuovo collaboratore, ma una soluzione ad una mancanza in azienda. Dimostrarti motivato nei confronti della posizione offerta, attraverso un linguaggio diretto e indiretto sicuro e appropriato, ti aiuterà a centrare l’obiettivo.
Hai già sentito parlare di empatia? Ecco, è proprio quello che ci sentiamo di consigliarti per affrontare il tuo prossimo colloquio di lavoro, aspetto direttamente ispirato al public speaking.
Per creare empatia con il recruiter, senza però esagerare, la tecnica migliore è cercare di sfruttare possibili elementi in comune. Più riuscirai a far notare la somiglianza tra te e il tuo interlocutore, come anche tra te e l’azienda, più sarà semplice dare vita a una relazione positiva, anche nel breve tempo di un colloquio.
Sappiamo che non è cosa semplice, ma ti lasciamo alcuni consigli per esercitarti e mettere in campo questa tecnica.
Come prima cosa, non farti frenare dal fatto che non conosci la persona che ti troverai di fronte. Anche i migliori oratori non conoscono il proprio pubblico, eppure riescono a ottenere un buon risultato. Per farlo, anche tu puoi sfruttare i giorni precedenti il colloquio per approfondire le caratteristiche dell’azienda e per cercare informazioni sul recruiter che incontrerai. La preparazione – ricordalo sempre – è il miglior strumento al tuo servizio!
Fatto ciò, durante il colloquio aguzza la vista e cerca indizi che possano creare punti di contatto tra te e l’interlocutore e tra te e il contesto aziendale. Che sia un aspetto dell’abbigliamento di chi ti sta di fronte, oppure un dettaglio nell’arredamento degli ambienti, sfruttalo per creare da subito un punto di contatto positivo.
Attenzione però: utilizza questa tecnica con parsimonia, senza abusarne. Continui riferimenti potrebbero sembrare artificiali e addirittura fuorvianti, quindi seleziona attentamente ciò che puoi mettere in evidenza e punta solo su un paio di spunti per ottenere il risultato.
Ti senti pronto ad affrontare il colloquio sfruttando le tecniche di public speaking? Siamo certi che, con un po’ di esercizio, sarà una strategia vincente!
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