
Lo diciamo sempre e lo sai certamente anche tu: il modo migliore per presentarsi ad un colloquio è prepararsi adeguatamente. Ma se per il primo colloquio conoscitivo puoi facilmente trovare consigli e buone pratiche, non è lo stesso per le fasi successive.
Nella nostra attività ci occupiamo spesso di colloqui di lavoro e conosciamo bene anche i dubbi e le paure di chi si appresta ad affrontare il secondo colloquio di lavoro. Cosa devi aspettarti? Cosa ti domanderanno? Come dovresti prepararti per avvicinarti sempre di più a quella posizione cui ambisci tanto?
Eccoci qui per aiutarti a sciogliere ogni dubbio con 4 consigli davvero utili per passare a pieni voti questa fase della selezione.
Se sei stato convocato per un secondo colloquio significa prima di tutto che il tuo profilo è interessante per l’azienda e, non di meno, che avete già avuto un primo contatto positivo. Ora si tratta di andare oltre le presentazioni. In questa seconda fase, infatti, il recruiter ha l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti fondamentali per la posizione offerta e proprio su questo verterà l’incontro.
Da una parte potresti prevedere quali potrebbero essere questi punti, ma dall’altra sappi che non c’è nulla di male nel chiedere delucidazioni prima di presentarti all’incontro. Proprio questo è ciò che fa la differenza: se conosci come si svolgerà l’incontro e quali sono gli aspetti che verranno toccati, ti sarà possibile presentare della documentazione a supporto e offrire al selezionatore del materiale utile per il suo lavoro. Questa intraprendenza – puoi fidarti – sarà certamente apprezzata!
Un’ultima cosa: non dimenticare di chiedere con chi avrai il piacere di parlare durante il colloquio. Se conosci i nomi di chi sarà presente, puoi prima informarti sulla loro posizione ricoperta in azienda e sapere quindi meglio come rapportarti e quali domande fare (e non).
Lo abbiamo detto: il secondo colloquio ha come obiettivo quello di approfondire la tua conoscenza professionale, quindi sii generoso nella condivisione di informazioni che ti riguardano come professionista!
Cosa si aspettano da te? Sicuramente di sapere meglio cosa potresti dare all’azienda, quali sono le tue caratteristiche professionali e personali, qual è il tuo temperamento sul posto di lavoro e come potresti inserirti nel contesto lavorativo esistente. Tutte informazioni fondamentali per scegliere la persona giusta per la posizione giusta.
Quindi raccontati nelle tue precedenti esperienze lavorative, condividi aneddoti e fai esempi di come hai affrontato difficoltà, richieste da parte dei superiori, progetti con i colleghi. Tutte queste informazioni aiuteranno chi ti sta di fronte ad avere una visione più completa di te e delle tue potenzialità, oltre a darti la possibilità di mettere in luce ciò che ritieni importante per la posizione che dovresti rivestire nella nuova azienda.
Alcune aziende colgono questa occasione anche per mettere alla prova i candidati direttamente sul campo. Potrebbe trattarsi di brevi esercitazioni o compiti pratici, capaci di dimostrare come approcceresti la richiesta e dare un assaggio del risultato che puoi portare.
Questo momento è di solito quello che crea più apprensione nel candidato, ma non devi temere! Prendila come un’ulteriore occasione per mostrare le tue capacità, raccontare il tuo modo di rapportarti al lavoro, dare un’anticipazione del tuo apporto finale.
Se non ti viene detto esplicitamente se ci saranno delle prove da sostenere durante il colloquio, quando ti contattano per fissare l’incontro non dimenticare di chiederne la durata: con un appuntamento di un’ora o superiore puoi aspettarti che ti venga proposto un test, altrimenti puoi stare tranquillo e prepararti per un colloquio frontale più classico.
A proposito di preparazione, purtroppo non c’è un modo univoco per renderti pronto al secondo colloquio, ma puoi tenere conto di queste variabili: le problematiche cui va incontro il profilo per il quale ti candidi, le conoscenze tecniche che sei tenuto a conoscere, le nuove sfide dell’azienda, l’organigramma aziendale. Pensa bene se ci sono degli aspetti che potresti approfondire o ripassare in vista dell’incontro, ma ricorda che non c’è niente di meglio della sincerità delle tue risposte per approcciarti al nuovo lavoro con la certezza di avere le carte in regola per svolgere il nuovo lavoro e vivere con serenità tutto ciò che ti attende.
In una fase avanzata del processo di selezione, quale il secondo colloquio di lavoro, le distanze tra te e il recruiter si riducono e ci si potrebbe aspettare che anche tu abbia delle domande da fare a proposito della posizione.
Prova a pensarci: se fossi davvero interessato ad ottenere il lavoro, ti saresti senz’altro immaginato all’interno dell’azienda e nel ruolo per il quale ti candidi. Questo è esattamente quello che si aspetta il tuo selezionatore ed è per te l’occasione per dimostrati ancora una volta già proiettato verso un futuro in azienda.
Ma quali domande dovresti porre? Sicuramente, se conosci le persone con cui ti confronterai, sarà più facile individuare dei quesiti specifici da rivolgere loro. Se non hai questa informazione, il nostro suggerimento è riflettere sui seguenti punti per identificarne alcune:
Segui questi consigli e preparati per un nuovo inizio!
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