
In un contesto aziendale, uno degli aspetti cruciali per garantire la stabilità e la fidelizzazione dei lavoratori è rappresentato dagli scatti di anzianità. Per quanto spesso possano essere associati a un costo, in realtà rappresentano un vero e proprio investimento per il futuro dell’azienda stessa.
Gli scatti di anzianità, che generalmente variano da 5 a 15 nel corso della carriera di un dipendente, hanno un impatto significativo sulla sua motivazione ed efficienza e, più in generale, sulle performance dell’intera azienda. Ma cosa sono, quando maturano e, soprattutto, come si calcolano?
Gli scatti di anzianità, noti anche come aumenti periodici di anzianità, rappresentano un elemento essenziale nella retribuzione dei lavoratori. Si tratta di aumenti salariali che variano in base all’anzianità del dipendente all’interno dell’azienda, premiando la sua fedeltà e la sua permanenza nel tempo presso lo stesso datore di lavoro. In pratica, gli scatti di anzianità determinano un aumento in busta paga in relazione agli anni di servizio svolti presso la stessa azienda.
Tali aumenti periodici sono stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale, che definisce il numero massimo di scatti e il periodo di tempo entro cui devono essere concessi. Ogni contratto collettivo può prevedere scatti di anzianità con cadenza biennale, triennale o quadriennale, a seconda delle specifiche condizioni negoziate.
Il primo e fondamentale requisito utile alla maturazione degli scatti di anzianità è la continuità del lavoro presso la stessa azienda. Non è infatti possibile accumulare gli scatti di anzianità considerando esperienze lavorative con datori di lavoro diversi, poiché il calcolo di tali incrementi è specifico per ciascun rapporto di lavoro e la loro concessione è vincolata alla continuità dell’impiego presso l’azienda di origine.
Considerato questo importante requisito, gli scatti di anzianità spettano a tutti i lavoratori, part-time e full-time, e la loro maturazione non viene interrotta da eventi come malattie, ferie, infortuni, congedi o aspettative, nemmeno dai periodi di cassa integrazione.
In termini di valore, uno scatto di anzianità generalmente rappresenta il 4% della paga minima contrattuale stabilita per il contratto specifico applicato. Questo aumento, basato sull’anzianità del lavoratore, è un modo tangibile per riconoscere e premiare la sua dedizione e fedeltà all’azienda nel corso degli anni.
È importante sottolineare che in alcune circostanze specifiche gli scatti di anzianità potrebbero non maturare o non essere applicabili. Uno di questi casi si verifica quando un dipendente viene promosso a una qualifica superiore all’interno dell’azienda. In questa situazione, lo scatto di anzianità che il lavoratore avrebbe accumulato viene spesso assorbito dal nuovo aumento associato alla promozione stessa. Ciò impedisce l’accumulo di un doppio aumento nella busta paga del dipendente e contribuisce a garantire una gestione salariale equa e coerente.
Inoltre, vanno considerati esclusi dal calcolo degli scatti di anzianità alcuni tipi di lavoratori assunti con contratti diversi da quelli subordinati, proprio perché il concetto di anzianità è strettamente legato a un rapporto di lavoro subordinato e continuativo con il datore di lavoro. Non sono quindi inclusi:
Oltre ad essere previsti dai CCNL, come detto gli scatti di anzianità rappresentano un investimento e non un costo per l’azienda che li riconosce. Basati sulla lunga permanenza dei dipendenti in azienda, sono un modo per riconoscerne la fedeltà e la dedizione, un premio per l’aumento delle loro competenze nel tempo. Inoltre, grazie all’esperienza accumulata, ai “lavoratori anziani” non mancano le proposte e le opportunità di lavoro esterne all’azienda; tali scatti periodici servono anche come incentivo a rimanere all’interno dello stesso contesto e contribuire alla stabilità dell’azienda.
Il dipendente gratificato è inoltre spinto a dare il massimo sul lavoro, migliorando le prestazioni aziendali e portando a benefici economici concreti.
La procedura di calcolo della maturazione solitamente inizia a partire dalla data di assunzione del dipendente. Tuttavia, l’aumento retributivo correlato allo scatto di anzianità non diventa effettivo immediatamente. Per esempio, se un lavoratore è stato assunto il 1° settembre 2023 e raggiunge la maturazione che gli dà diritto a uno nuovo scatto il 31 agosto 2025, questo aumento inizierà a riflettersi nella sua busta paga a partire dal mese successivo, ovvero settembre 2024.
Come fare il calcolo?
A questo punto non ti resta che valutare se e quanti scatti di anzianità hai maturato nella tua carriera lavorativa, osservando direttamente la tua busta paga. Se, invece, sei alla ricerca di una nuova opportunità professionale, ti consigliamo di non perderti le ultime offerte pubblicate sul nostro sito e di mantenere sempre aggiornato il tuo cv.
JOB Just On Business è un’agenzia del lavoro con quasi vent’anni di esperienza nel settore e una rete di unità operative attiva su tutto il territorio nazionale.
Via Massena 8
20145 Milano
jobspa@jobspa.it
+39 02317426