
Tra i diritti dei lavoratori dipendenti, i permessi occupano sicuramente un posto importante. In particolare, i ROL in busta paga non passano di certo inosservati, anche se spesso c’è della confusione intorno ai conteggi e alle modalità di fruizione, soprattutto rispetto ad altri permessi e alle ferie maturate e non godute.
Vediamo quali sono le differenze e le regole stabilite per questo tipo di permessi.
In base a quanto stabilito dalla Costituzione italiana e integrato dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL), tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto ai ROL.
Quest’acronimo, che identifica la Riduzione Orario Lavorativo, fa riferimento ai permessi che consentono al lavoratore di assentarsi o astenersi dal lavoro, in modo piuttosto libero, ovvero:
Il CCNL di riferimento stabilisce, per ogni lavoratore e in base al settore professionale di appartenenza:
Poiché l’obiettivo del ROL è quello di alleggerire il carico psico-fisico del dipendente dopo un’attività lavorativa intensa, la proporzione con cui i ROL vengono calcolati dipende dal livello di stress a cui il lavoratore è sottoposto, nonché dal suo inquadramento contrattuale e dalle dimensioni dell’azienda.
I ROL maturano mensilmente e le relative ore accumulate sono indicate all’interno della busta paga in appositi spazi. Per ottenere una panoramica completa dei permessi godibili, basta consultare il proprio cedolino, in cui è possibile trovare la dicitura estesa o l’abbreviazione dei seguenti ROL:
I numeri indicati rappresentano le ore di riduzione dell’orario di lavoro godute.
Una volta maturati i ROL, il dipendente ha tutta la libertà di usufruirne quando desidera, senza fornire alcuna motivazione. Inoltre, nulla vieta di utilizzarli come prolungamento delle ferie maturate e pianificate. La loro scadenza è definita dal CCNL e spesso è stabilita entro i 24 mesi dalla maturazione.
Se, superata la scadenza, risultano inutilizzati, il datore di lavoro li corrisponderà come indennità in busta paga (nel mese successivo alla scadenza). In nessun caso si corre il rischio di perdere i ROL non goduti.
Con il termine permessi facciamo riferimento a tutti i permessi retribuiti utili al dipendente per recuperare le proprie energie. Sono calcolati a ore e non a giorni, come le ferie e, per la loro finalità legata al riposo, si distinguono dai permessi per altre motivazioni (permessi 104, permessi per lutto, ecc.).
Anche i ROL, come abbiamo visto, sono calcolati a ore, ma si distinguono dagli altri permessi solo perché ne costituiscono una specifica categoria, che fa riferimento esclusivo alle ore di astensione dal lavoro.
Di conseguenza, tutti i ROL sono permessi, ma non tutti i permessi sono ROL.
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