
Il mondo della medicina e della sanità è talmente vasto che ti ci potresti perdere, non è vero?
Sono tantissimi i corsi di laurea e i percorsi formativi in Italia, e le professioni sanitarie – soprattutto nell’attuale periodo di emergenza – sono posizioni che non conoscono crisi, dato che la richiesta pubblica e privata è sempre alta.
Nella nostra attività abbiamo conosciuto e assistito moltissimi professionisti e realtà del settore sanitario, potendo contare su una divisione della nostra agenzia del lavoro specializzata proprio in questi ambiti. Comprendere le diverse sfaccettature del mondo del lavoro in questo settore non è semplice, ma l’esperienza ci insegna che non è impossibile, soprattutto con un valido supporto.
Se vuoi conoscere quali sono le professioni sanitarie più richieste, eccoci pronti a darti un aiuto: partiamo dalla definizione di queste professionalità e scopriamo insieme quale potrebbe essere la strada per te.
Con questa domanda apriamo un mondo. Partiamo dal dire che, per la loro particolarità e il loro carattere di servizio sociale, le professioni sanitarie sono regolate e controllate dal Ministero della Salute.
Per accedere a queste professioni è necessario ottenere una laurea, in alcuni casi solamente triennale, in altri obbligatoriamente magistrale e a ciclo unico. Questo è l’inizio, perché per poter esercitare, poi, è richiesto anche il superamento di un esame di Stato per l’abilitazione alla professione.
Veniamo al dunque le professioni sanitarie propriamente dette sono cinque:
Accanto a queste esistono, però, altri ordini professionali correlati, come le professioni tecnico assistenziali (infermieri, ostetrici, fisioterapisti, logopedisti, terapisti di neuro e psicomotricità, tecnici di riabilitazione psichiatrica e anche educatori professionali) e le professioni sanitarie tecniche (tecnici di laboratorio e di strumentazioni ospedaliere, ma anche tecnici audioprotesisti e ortopedici, igienisti dentali e dietisti).
Se questo ambito ti piace ma non pensi che un percorso universitario faccia al caso tuo, ci sono alcune professioni che non richiedono una laurea ma che rimangono associate all’ambito sanitario. Parliamo ad esempio di ottici, odontotecnici, puericultori, operatori socio-sanitari, assistenti di studio e massofisioterapisti. C’è l’imbarazzo della scelta!
I corsi di laurea più frequentati sono storicamente fisioterapia, infermieristica, ostetricia e logopedia. Come noto, non sono corsi di studio prettamente legati alle professioni sanitarie (le cinque che abbiamo elencato prima), ma riguardano professionalità tecniche di supporto. Cosa vuol dire questo? Che il mercato – di studenti e del lavoro – si sta spostando dalle classiche professioni sanitarie al settore tecnico.
Da uno studio dell’Istat, infatti, i laureati che trovano maggiormente lavoro sono gli infermieri e gli ostetrici (98% di occupati), seguiti dalle professioni riabilitative (98,7% di occupati dopo la laurea) e dai tecnici sanitari (96,6%).
Se sei interessato a una delle professioni sanitarie più classiche, però, non devi darti certo per vinto. Anche le lauree magistrali in questo ambito riservano dei vantaggi:
Eccoci arrivati al punto. Quali sono le professioni sanitarie più richieste?
Il dentista rimane una delle professionalità più gettonate. Dopo aver affrontato una laurea magistrale a ciclo unico e aver superato l’esame di abilitazione, sono molti i neo-laureati che approdano felicemente alla professione. Certo, il groviglio di studi dentistici del nostro Paese non aiuta, ma una buona ricerca e un periodo di pratica è il modo migliore per presentarti in questo settore ed entrare in uno studio, oppure – perché no – associarti con altri professionisti e aprire una tua attività.
Accanto ai panorami articolati dei dentisti, troviamo anche professioni in cui l’occupazione è più difficile (ma non impossibile). Tra gli impieghi sanitari, quello dello psicologo è forse tra i più travagliati: a fronte di numeri consistenti di laureati, l’occupazione rimane contenuta. Questa professione, però, è anche una delle più flessibili e questo aspetto consente ai professionisti di proporsi sul mercato per diversi servizi. Non solo sedute di assistenza al paziente, ma anche prevenzione e promozione della salute, riabilitazione psicologica, didattica, sostegno. In questi termini, se desideri intraprendere questa strada, forse sarà un po’ più lunga e in salita, ma il traguardo c’è e ci puoi arrivare.
Ti sarà chiaro: questo è il momento dei tecnici. Ci sono tantissime possibilità in questo ambito, ma per individuare quali sono le professioni tecniche sanitarie più richieste devi distinguere tra quelle più frequentate nelle università e quelle che oggi promettono un posto di lavoro entro il primo anno dalla laurea. Una linea sottile che fa la differenza.
La fisioterapia ne è un esempio perfetto. Ambitissima dagli studenti italiani, non offre tanti posti nelle università quante sono le richieste. Per ogni posto disponibile, infatti, nel 2019 sono state presentate ben 13,1 domande. Se l’entrata in facoltà risulta difficoltosa, poi l’inserimento nel mondo del lavoro è più semplice, ma rimane nella media delle professioni sanitarie già viste (intorno all’86% di occupazione).
Se la tua passione è la fisioterapia, non lasciarti intimorire da queste informazioni. Ci sono comunque altre professioni a cui potresti aspirare in ambito sanitario: igienista dentale (87% di occupati), tecnico audioprotesista (83% di occupati) e podologo (78% di occupati). Queste professioni hanno il vantaggio di essere meno richieste dagli studenti e di agevolare quindi l’accesso ai corsi di laurea.
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