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Nuove professioni: ecco il “Capo del lavoro da remoto”

pubblicato il 6 Novembre 2020

A ogni evoluzione sono sempre seguite nuove professioni. Dopo l’ondata dei lavori digitali, oggi si parla di una figura che sta entrando a far parte delle aziende a seguito del forte aumento dello smart working: il Capo del lavoro da remoto.

Non è semplice trovare questa figura, soprattutto perché è un’assoluta novità, eppure ci sono realtà che stanno iniziando a prevederla per organizzare al meglio la gestione del lavoro agile.

Eccoci pronti a chiarire chi è il “capo del lavoro da remoto”, quali sono i suoi compiti e competenze.
 

Chi è il capo del lavoro da remoto

 

Quella che oggi comincia ad essere una pratica comune nel mondo del lavoro in Italia – il tanto nominato smart working – è una realtà assodata da tempo in diversi Paesi.

Proprio per questo, oltreoceano la figura dell’Head of Remote Work è un tassello fondamentale nell’organizzazione aziendale, soprattutto in quelle realtà che devono gestire lavoratori da remoto sparsi in aree geografiche lontanissime tra di loro.

“Ecco la nuova invenzione nell’era del Covid” penserai. Invece ti sbagli. Come abbiamo detto, nel nostro Paese la necessità si fa sentire ora (in un momento in cui il lavoro da casa è diventato fondamentale e talvolta incontrollabile per molte imprese) ma in tantissime altre parti del mondo questa figura è diventata parte di un cambiamento ben più radicato.

Il Capo del lavoro da remoto, infatti, ha come compito principale quello di guidare l’azienda verso una modalità lavorativa stabile, ripetibile nel tempo, a disposizione di lavoratori che chiedono sempre più flessibilità.

Proprio così. Oggi, negli Stati Uniti quanto qui in Italia, la possibilità di lavorare da remoto non è una semplice alternativa. Chi è in cerca di una nuova posizione, ma anche i lavoratori stessi, richiedono con sempre più forza che questa nuova modalità non sia semplicemente permessa, ma soprattutto sostenuta. Un cambiamento radicale che le imprese stanno cominciando a percepire e a cui il mondo del lavoro sta già trovando una risposta.

 

Quali sono le mansioni di un capo del lavoro da remoto

 

“Figura fluida”, “pensatore strategico”, “costruttore di relazioni”, “agente di cambiamento”. In qualsiasi modo venga definito, il Capo del lavoro da remoto riveste ruoli ampi ma ben delineati. Anche se – ne siamo certi – è ancora lungo il percorso per definire con esattezza i compiti di questa nuova figura, si possono individuare almeno 4 macro-aree in cui interviene.

  • Ambito tecnologico.
    Il punto di partenza dello smart working, che lo si voglia o no, riguarda inevitabilmente la tecnologia. Non parliamo solo di internet, computer e terminali, ma soprattutto di infrastrutture digitali che permettono il corretto svolgimento di tutte le mansioni anche lontano dall’ufficio. Un ufficio a portata di clic, potremmo dire. Ecco, il compito principale del Capo del lavoro da remoto è proprio creare o rafforzare la struttura informatica, aiutare le aziende a improntare un sistema agevole di lavoro a distanza e prestare assistenza ai dipendenti che lavorano da casa.
  • Ambito strategico.
    Non si tratta solo di competenze tecniche legate alla tecnologia: chi si avvicina a questa nuova professione deve avere anche una forte attitudine strategica. Il percorso verso un lavoro da remoto fluido, senza complicazioni, è davvero lungo: serve quindi potersi affidare a una persona lungimirante, capace di cogliere il miglior modo per arrivare all’obiettivo. Ovvero, integrare questa nuova modalità nelle dinamiche aziendali, renderla vantaggiosa per la direzione quanto per i dipendenti, sfruttarla perché si trasformi in un plus competitivo, nei confronti delle proposte commerciali quanto del mercato del lavoro.
  • Ambito produttivo.
    Cosa c’entra il Capo del lavoro da remoto, una professione intellettuale, con la produzione? Prova a pensarci: il suo scopo è agevolare le attività di chi non si presenta quotidianamente in ufficio e, di conseguenza, migliorare anche la produttività di queste persone. Ecco perché questa nuova figura ha a che fare anche con l’area produttiva in azienda. Se l’introduzione di questa modalità di lavoro ha messo in difficoltà molte imprese riguardo il controllo e l’effettiva produttività dei suoi dipendenti da remoto, l’Head of Remote Work è quell’intermediario che si occuperà di gestire al meglio lo smart working, dentro e fuori la sede aziendale.
  • Ambito organizzativo.
    Coordinare grandi numeri di persone che lavorano a distanza, senza un reale contatto con i colleghi e con necessità personali da tutelare non è per niente facile. Anche organizzare riunioni, appuntamenti collettivi con i clienti o eventi diventa un’impresa quando non c’è una figura che si occupi di tenere i contatti con chi lavora da lontano. Il Capo del lavoro da remoto assume quindi un ruolo organizzativo fondamentale nelle aziende che adottano lo smart working, con lo scopo di rendere sempre più semplici ed efficaci queste dinamiche, sia per chi si trova in sede, sia per chi lavora da casa.

 

Competenze del Capo del lavoro da remoto

 

Come avrai capito, non stiamo parlando di un profilo junior, ma di una figura altamente professionale che richiede maturità, elasticità e conoscenza del settore. Essendo però un lavoro giovanissimo, praticamente appena nato nel nostro Paese, l’esperienza si colleziona sul campo e a fare la differenza sono soprattutto le competenze trasversali.

Come ambire alla posizione di Capo del lavoro da remoto, quindi? Ci sono alcune attitudini ed esperienze che possono contare molto:

  • inclinazione verso la tecnologia. Che tu abbia una formazione di questo tipo o semplicemente una passione per questi temi, mettilo in risalto nella tua presentazione. Preparati sui migliori strumenti per l’organizzazione dello smart working, cerca soluzioni innovative, studia le infrastrutture informatiche aziendali;
  • esperienze, anche piccole, di organizzazione di gruppi di lavoro. Nessuno pretende che tu sia un Capo del lavoro da remoto completo e già formato, soprattutto perché non esistono ancora regole che definiscono questa professione. Approfitta allora della “giovinezza” di questo nuovo ruolo e fai tesoro di tutte le occasioni in cui hai dimostrato di saper organizzare in modo efficace un gruppo di lavoro, ancora meglio se a distanza;
  • predisposizioni personali. Essere un Capo del lavoro da remoto ancora prima che questa professione prenda forma è impossibile, quindi non aver paura di mettere sul tavolo anche passioni e hobby per descrivere ciò che può renderti adatto a rivestire questo ruolo. Ricorda che spesso quello che fai nel tempo libero ti rappresenta ancor di più di ciò che fai 8 ore al giorno.

Oggi hai scoperto una nuova professione, ma sono tante le opportunità che possono presentarsi nel mondo del lavoro. Se stai valutando una nuova esperienza lavorativa, guarda qui gli annunci presenti sul nostro sito oppure carica il tuo CV per essere sempre aggiornato sulle ultime novità.


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