
Il mondo del lavoro è pieno di nuove professioni, ma quella di cui parliamo oggi è una figura tra le più importanti in aziende che richiedono lo spostamento di molte persone per lo svolgimento delle proprie attività.
Il Mobility Manager – come da definizione internazionale – è oggi un’opportunità per molti professionisti, anche quelli più giovani che si affacciano per la prima volta sul panorama lavorativo.
Tra normative, titoli e competenze, ti aiutiamo a capire meglio chi è il responsabile della mobilità, di cosa si occupa e perché è così importante per imprese ed enti pubblici.
Il termine inglese può dirti poco, ma non stiamo parlando dell’ultima moda d’oltreoceano. La figura del Mobility Manager è stata introdotta diversi anni fa, nel 1998, dalla legge Ronchi (Decreto interministeriale per la Mobilità sostenibile nelle aree urbane). Una presa di posizione da parte del Governo che ha fatto nascere, di conseguenza, la necessità di un nuovo profilo professionale che si occupi della mobilità inerente a un’attività.
Il Decreto richiede che le aziende con più di 800 dipendenti e gli enti pubblici che superano i 300 dipendenti individuino una persona responsabile della mobilità, sia per il tragitto da e verso casa del personale, sia per gli spostamenti durante l’orario di lavoro. Queste misure sono state in seguito inasprite ulteriormente e oggi tutte le realtà con più di 100 dipendenti con sede in zone densamente popolate – capoluoghi, città metropolitane, comuni con una popolazione maggiore di 50.000 abitanti – devono dotarsi di un responsabile della mobilità.
Ecco quindi come è nata questa figura. Anche se parliamo al singolare, però, esistono diverse tipologie di Mobility Manager interconnesse tra loro:
Che si parli di un Mobility Manager aziendale o di un responsabile di area, il loro obiettivo è uno solo: definire e rendere possibile il piano spostamenti casa-lavoro (anche definito PSCL).
Nata dal volere delle istituzioni, questa figura professionale si rivela in realtà un grande vantaggio per le aziende. L’attenzione all’ambiente, alla sostenibilità, alla riduzione dell’inquinamento sono temi che riguardano tutti e che riscuotono sempre più interesse. Ma oltre a questi grandi vantaggi portati dall’azione di un buon Mobility Manager ci sono anche altri punti a favore dell’inserimento di questa figura nell’organico.
In primo luogo, il responsabile della mobilità può migliorare l’accessibilità in azienda. Non una cosa da poco se pensi a grandi imprese con centinaia di dipendenti. Una buona gestione degli arrivi, delle partenze e del trasporto permette a tutti i lavoratori di arrivare in serenità sul luogo di lavoro, trovare facilmente il proprio posto ed entrare in azienda in modo fluido, senza code, attese o fastidiosi ritardi.
L’ottimizzazione degli spostamenti, inoltre, può portare un beneficio economico nelle tasche dei dipendenti. E si sa: se il lavoratore è contento, è l’azienda a trarne il maggior vantaggio.
Con iniziative di trasporto collettivo, infatti, i costi per raggiungere il posto di lavoro possono quasi azzerarsi, permettendo anche a chi vive più lontano di ridurre l’impatto del tragitto quotidiano.
Tornando all’ambiente aziendale, c’è un altro aspetto che regala un vantaggio considerevole. Prova a pensare a quanto sarebbe snervante arrivare al lavoro e non trovare un posto dove parcheggiare. E pensa, d’altra parte, all’investimento che deve fare l’azienda per dare posteggio a tutte le auto private dei suoi dipendenti. Il lavoro del Mobility Manager impatta anche su questi aspetti, riducendo la domanda di sosta e quindi rendendo più agevole l’arrivo in azienda per tutti, oltre a ridurre i costi che altrimenti dovrebbe sostenere l’azienda.
Il lavoro del responsabile della mobilità è molto vario, perché tocca diversi ambiti all’interno di una realtà produttiva. Il suo scopo principale, come abbiamo già detto, riguarda la definizione del piano spostamenti casa-lavoro e la sua applicazione, ma per arrivare a questa ci sono alcuni specifici passaggi da seguire:
Per gestire tutte queste fasi, e ottenere i risultati desiderati, il Mobility Manager basa la propria attività professionale su 3 competenze principali:
Questo articolo ti avrà sicuramente dato un’infarinatura sulla figura del Mobility Manager, non sempre conosciuta da tutti, ma molto importante e strategica.
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