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Mentoring aziendale: opportunità e vantaggi

pubblicato il 17 Settembre 2021

Molte volte abbiamo avuto a che fare con termini strani, difficili da capire – e non solo perché contengono espressioni in inglese! Di fronte alla parola “mentoring aziendale” non è difficile capire perché anche tu ti sia trovato spaesato: di cosa si tratta esattamente?

Di mentoring aziendale si parla ormai da diverso tempo, ma probabilmente non l’avevi mai sentito in questi termini. Se all’inizio di un nuovo impiego ti affiancassero un “tutor”, però, tutto ti sarebbe molto più chiaro. Anche noi, nella nostra attività, utilizziamo il mentoring aziendale come metodo per un efficace inserimento di nuove figure nel nostro team e lo consigliamo spesso anche alle nostre aziende clienti.

Perché un’impresa dovrebbe investire nel mentoring aziendale e un dipendente dovrebbe essere felice di prenderne parte? Se vuoi coglierne ogni vantaggio, seguici in questo approfondimento!

 

Che cos’è il mentoring aziendale

 

Per raccontarti di questa pratica in azienda partiamo dall’alba dei tempi. No, non stiamo esagerando, perché questa storia ha un inizio davvero mitologico. La parola “mentore” deriva infatti dall’omonimo personaggio dell’Odissea che, incaricato da Ulisse di affiancare il figlio in sua assenza, gli insegnò come diventare un bravo regnante.

Già i greci, quindi, conoscevano il valore dell’insegnamento uno-a-uno. Questo fruttuoso metodo viene perpetrato fino ai giorni nostri e, applicato alle moderne realtà produttive, prende la forma di mentoring aziendale.

Questa pratica è un vero e proprio metodo di formazione che non arriva dall’esterno, ma direttamente dall’interno. A essere impegnati in questa attività, infatti, sono il neoassunto (anche detto mentee) e una figura senior (propriamente detto mentor) che si mette a disposizione per accompagnare il nuovo arrivato nella fase iniziale di integrazione e crescita all’interno dell’azienda.

Una guida, quindi, che ha il compito di condividere le sue conoscenze, competenze ed esperienze allo scopo di massimizzare l’apporto del nuovo assunto in un contesto per lui inedito. Questo binomio, infatti, non riguarda un tempo limitato, al contrario è pensato per essere un rapporto di medio-lungo termine, quindi in grado di creare un legame profondo tra la figura di guida e il profilo junior.

 

Le modalità del mentoring aziendale

 

Gli incontri tra le parti possono essere gestiti secondo diverse modalità. Vediamole insieme:

  • Gli incontri uno-a-uno. Un rapporto diretto, che permette lo sviluppo di una relazione forte e integrata tra le due parti. Tutor e neoassunto passano assieme diverso tempo e hanno la possibilità di confrontarsi in ogni fase delle proprie mansioni.
  • Il mentoring di gruppo. Un percorso di crescita che si sviluppa in un rapporto uno-a-tanti. Il mentor non è in questo caso una figura dedicata, ma è comunque presente come riferimento per i dipendenti, che da lui possono imparare.
  • Il mentoring misto. Come è facile intuire, si tratta di una modalità che unisce le caratteristiche dei due casi appena visti. Agli incontri singoli di persona, infatti, vengono affiancati incontri di gruppo per lo sviluppo di capacità e competenze complementari.
  • Il peer mentoring. Una modalità che sovverte le consuete regole del mentoring, mettendo sullo stesso piano i due protagonisti. In questo caso il mentor è una figura di supporto, che non ha però funzione di guida univoca. Entrambe le persone, infatti, hanno opportunità di imparare l’uno dall’altra.
  • Il mentoring a distanza. Questo caso si verifica solitamente quando il mentor è un professionista esterno all’azienda e non può essere presente per incontri di persona. In alternativa, il mentoring a distanza si può praticare quando l’abbinamento mentor-mentee avviene tra sedi diverse della stessa azienda.
  • Il blended mentoring. Un mix strategico tra tutte le modalità che abbiamo visto finora: da ognuna di esse viene tratto il meglio, mettendo a disposizione del mentee la tecnica a lui più affine.

 

Opportunità e vantaggi del mentoring aziendale

 

Per trarre i maggiori benefici dal mentoring aziendale, la prima regola è mettersi all’ascolto e aprirsi agli stimoli che arrivano dall’esterno.

Con questo assetto, ogni messaggio, ogni conoscenza trasmessa permetterà al nuovo arrivato di inserirsi completamente nell’ambiente produttivo e nelle dinamiche aziendali.

Tra i numerosi vantaggi che questo metodo fornisce, abbiamo voluto concentrare in un elenco quelli più significativi, sia per i profili junior che per i loro mentor:

  1. Accelerare lo sviluppo di talenti. Fornire strumenti aggiuntivi rispetto allo standard permette di far emergere nei dipendenti delle capacità che altrimenti rimarrebbero inespresse. Nel caso del mentoring aziendale, sia il mentor nel suo ruolo di guida sia il mentee in qualità di figura nuova e fresca possono esprimere le proprie potenzialità, accrescendo il loro apporto in azienda.
  2. Ridurre il turnover in azienda. Lo sviluppo di una relazione a medio-lungo termine permette di creare terreno fertile per una permanenza continuativa, incentivando il nuovo arrivato con un sostegno di qualità e donando alla figura senior un ruolo di rilievo che alimenta la sua soddisfazione.
  3. Trasmettere la cultura aziendale. A volte non serve investire in costose convention aziendali e numerose attività di team building per far entrare completamente i propri dipendenti nella cultura aziendale. Il mentoring è una delle migliori modalità per accompagnare i propri dipendenti alla scoperta della grande famiglia a cui prendono parte.
  4. Incentivare comportamenti costruttivi. “Stando con lo zoppo si impara a zoppicare” recitava un antico adagio. Ecco, nell’ambito del mentoring accade la stessa cosa, ma con un’accezione positiva. Mettendo a contatto i nuovi arrivati con i profili più diligenti da un punto di vista aziendale, si ha la possibilità di incanalare le esperienze e le abitudini verso pratiche anch’esse positive.
  5. Assicurare un progresso veloce e certo. L’affiancamento incentiva la crescita, questo è il primo obiettivo del mentoring. La persistenza di questa pratica, però, permette anche di accelerarne il processo e di definire obiettivi monitorabili nel tempo.

 

Che tu sia una nuova figura in azienda, oppure un senior, il mentoring può essere un’opportunità senza eguali.

Ogni giorno ci occupiamo di selezionare diversi profili per le nostre aziende clienti, e il mentoring è una delle pratiche formative che mettiamo in pratica per aiutare l’integrazione dei nuovi arrivati all’interno del contesto aziendale.

Se stai cercando una nuova opportunità di lavoro, guarda subito gli annunci disponibili oppure carica qui il tuo CV per essere sempre aggiornato sulle nuove posizioni aperte.


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