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Lettera di ringraziamento dopo un colloquio: quando e come farla

pubblicato il 21 Ottobre 2022

Essere gentili premia sempre. Ma quando, nel contesto dei colloqui di lavoro, rischi di esagerare?
La lettera di ringraziamento viaggia proprio su questa linea sottile e bisogna conoscerne appieno le motivazioni per non rischiare di strafare rovinando tutto.

Una delle attività principali nel nostro lavoro riguarda proprio la selezione del personale e – dobbiamo ammetterlo – quella della lettera di ringraziamento non è una pratica molto comune, ma quando fatta bene lascia il segno.

Se hai appena concluso un colloquio e vorresti sapere se è il caso di inviare una lettera di ringraziamento all’azienda (o meglio, al tuo selezionatore), ecco qualche consiglio su cosa è la lettera di ringraziamento, quando è il caso di inviarla e come dovresti scriverla.

 

Che cos’è la lettera di ringraziamento

 

La lettera di ringraziamento è costituita da poche righe concise che devono seguire il vostro incontro, meglio ancora se inviate via e-mail.

Qui il tempo è tutto: non puoi lasciar passare giorni e giorni (il selezionatore potrebbe addirittura non ricordarsi così bene di te!), ma devi cogliere le ore successive al colloquio per dimostrare gratitudine per il tempo che ti è stato concesso e, soprattutto, per lasciare alcuni altri buoni spunti per convincerlo a richiamarti per un altro colloquio.

La lettera di ringraziamento, quindi, non è semplicemente un esercizio di gentilezza, ma una buona occasione sia per te che per il recruiter di farti conoscere bene, magari con qualche mirato approfondimento. La regola numero uno rimane quella di essere autentico, evitando le solite frasi fatte o discorsi preconfezionati. E se non ti senti di aggiungere nulla al tuo colloquio, a volte ricorda che semplicemente un ringraziamento e qualche segno della tua forte motivazione sono tutto ciò che ti serve per fare colpo.

 

Quando inviare la lettera di ringraziamento

 

Forse lo avrai già capito: il momento giusto per mandare la tua e-mail di ringraziamento è proprio poco dopo il vostro incontro, almeno per due motivi:

1. trattieni l’attenzione del recruiter sul tuo profilo professionale, consentendogli di fare mente locale su di te e le tue caratteristiche, dopo una giornata in cui avrà visto sicuramente molti altri candidati;

2. anche tu hai ben chiara la vostra conversazione, sai quali sono i punti che avete maggiormente approfondito e su quali avreste invece avuto bisogno di soffermarvi un po’ di più.

Il segreto, infatti, è sfruttare le ore successive al colloquio per riflettere oggettivamente su come è andata, su quali aspetti potreste ancora trovare spunti di dialogo ora che conosci molto meglio l’azienda e su cosa ancora il recruiter dovrebbe sapere su di te per poter fare una scelta completa.

Che le ore successive ad un colloquio siano fondamentali crediamo tu lo abbia capito. Ma il “quando” non riguarda solo il momento in cui farlo, ma anche i casi in cui è bene affidarsi a una lettera di ringraziamento.

Prendiamo il caso in cui, durante l’incontro, tu non sia riuscito a rispondere in modo efficace a una domanda che ti è stata posta: l’agitazione e una richiesta inaspettata possono portare a ciò. Non devi temere, perché proprio questo potrebbe essere il caso in cui completare la tua risposta all’interno della lettera di ringraziamento, permettendo al recruiter di capire meglio quello che volevi trasmettere.

Allo stesso modo, se ti sei reso conto di aver tralasciato informazioni importanti sul tuo percorso professionale, questo è il momento giusto per completare la tua presentazione, magari auspicando un prossimo incontro in cui poterne parlare di persona.

 

Cosa scrivere nella lettera di ringraziamento

 

In buona parte abbiamo già risposto a questa domanda, ma vogliamo aiutarti lasciandoti ancora qualche consiglio su come e cosa scrivere nella tua lettera di ringraziamento al selezionatore:

  • non dare per scontato che il recruiter ricolleghi subito il tuo nome al tuo volto e al tuo CV, anzi aiutalo a fare questa connessione ricordando momenti specifici del vostro incontro;
  • se sei al primo o secondo colloquio, la tua lettera di ringraziamento deve essere breve e semplice, non un papiro: il selezionatore ti ha già concesso del tempo, fai in modo di rendere questa e-mail produttiva e non ulteriormente impegnativa;
  • non perderti in sproloqui, invia la tua lettera di ringraziamento prima di tutto per esprimere la tua gratitudine e contentezza per l’incontro, senza dimenticare di dare un senso al tuo messaggio con qualche informazione specifica che non hai comunicato durante il colloquio;
  • ripensandoci, forse non ti sei soffermato sufficientemente su un aspetto che ti caratterizza in quanto lavoratore e che ritieni essere fondamentale per il ruolo che vorresti ricoprire. Se hai avuto già modo di mettere in pratica proprio questo aspetto, inserisci all’interno della lettera un riferimento alle tue esperienze passate e alla volontà di approfondire durante il prossimo colloquio;
  • sfrutta anche le ultime righe per fare colpo: oltre a rimanere in attesa, mettiti anche a disposizione per eventuali altri approfondimenti sul tuo profilo professionale, con l’augurio di poterlo fare in occasione del prossimo colloquio.

 

Siamo contenti di averti fornito degli strumenti utili per redigere la tua lettera di ringraziamento.

Se sei alla ricerca di un nuovo lavoro stimolante, e in linea con il tuo profilo professionale, scopri subito le opportunità già disponibili sul nostro sito. Oppure, carica qui il tuo CV per essere sempre aggiornato sulle nuove offerte di lavoro di tuo interesse.

 


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