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Lavorare sotto pressione: 3 consigli che possono aiutarti

pubblicato il 14 Maggio 2021

Non c’è cosa peggiore che avere ogni giorno il pensiero di dover tornare al lavoro, con tutta quella montagna di compiti da smaltire. Senza contare le scadenze del capo, le continue domande dei collaboratori e la fretta dei colleghi.

La pressione capita, ma non deve essere mai la regola. Se negli ultimi tempi ti sei sentito schiacciato dagli innumerevoli compiti che ti vengono affidati al lavoro, sappi che ci sono delle buone pratiche che ti possono aiutare a migliorare la situazione.

Come consigliamo sempre ai nostri collaboratori, ci sono tre semplici regole da seguire per non lavorare sotto pressione. Vediamole insieme.

 

1) Tieni sotto controllo gli elementi stressogeni

 

Ti sei mai chiesto perché ti senti così sotto pressione al lavoro? Può essere a causa di un capo troppo esigente, di un carico spropositato di mansioni, della mancanza di supporto da parte di colleghi, dell’orario lavorativo non consono. Le motivazioni possono essere moltissime e non si riconducono mai a una sola causa.

Possiamo dire che esistono in tutto 6 elementi che possono creare stress nell’ambito lavorativo. Ognuno di essi concorre ad aumentare lo stato di pressione che puoi percepire, ma conoscendoli saprai anche tu come interpretarli meglio e come gestirli perché abbiano meno influenza su di te:

  1. Le richieste. Tutto ciò che arriva dall’esterno e che implica nuovo lavoro da gestire. Che arrivino da un superiore, da clienti o da colleghi, l’accumularsi di richieste può crearti un senso di “soffocamento” oltre a renderti incapace di gestire la mole di lavoro attuale e in arrivo.
  2. Il controllo. Se potessi essere tu a prendere certe decisioni, tutto sarebbe più semplice! È vero, a volte dover sottostare a un superiore o attendere risposte che non arrivano mai crea davvero molto stress. Eppure nelle aziende esistono gerarchie e modelli di lavoro da rispettare, meglio quindi prendere coscienza di queste dinamiche.
  3. Il supporto. “Uno per tutti e tutti per uno” oppure “chi fa da sé fa per tre”? Qualsiasi sia la tua filosofia e quella degli altri, non c’è niente di più stressante del sentirti solo tra la marea di mansioni che ti stanno per schiacciare. Il supporto di superiori e colleghi è un aiuto fondamentale, che non deve essere sottovalutato.
  4. Le relazioni. Sul luogo di lavoro come nella vita privata, le relazioni sono fondamentali per svolgere i propri compiti in serenità. Una delle cause più comuni di stress, infatti, è data dai cattivi rapporti tra persone.
  5. Il ruolo. “Questo è compito tuo”. Quante volte ti viene detto? E quante volte credi che non sia davvero così? Avere chiari il tuo ruolo e quello degli altri all’interno dell’azienda è fondamentale per sgravare le incombenze quotidiane e rispondere solo a ciò che ti è veramente richiesto.
  6. Il cambiamento. Cambiare le carte in tavola è uno stravolgimento effettivo, che non può (e non deve) passare inosservato. Ogni variazione, piccola o grande che sia, comporta un riassetto pratico e mentale, che può causare importanti pressioni nella quotidianità lavorativa.

 

2) Prepara un’ottima lista di compiti

 

Nella maggior parte dei casi, quando lo stress è molto, è difficile avere una visione davvero chiara di ciò che ti sta schiacciando. È talmente tanto il peso che ti opprime che non sai dove guardare per riconoscerne la causa.

Puoi stare tranquillo: per quanto non sia piacevole, è tutto normale! Proprio quando ti senti sotto pressione la tua mente fa fatica a mantenersi obiettiva e tende a rendere inefficace quel radar che solitamente ti sa guidare così bene nello svolgimento delle tue mansioni. Il modo più efficace per risollevarti in questi casi è creare una lista dei compiti da svolgere, seguendo una precisa scaletta.

La prima cosa che devi fare è individuare la radice del problema ponendoti le cinque domande principali per ogni analisi: chi, cosa, quando, dove e perché. Questo ti aiuterà a capire se quello che hai di fronte è realmente un problema o più semplicemente un compito che non ti creerà lo stress che inizialmente credevi.

Come secondo passo, capisci quanta importanza ha il problema che ti trovi di fronte. Non vale la pena soffermarti molto tempo su un compito che puoi svolgere con una discreta agilità, al contrario riserva quel tempo alle questioni più critiche, diminuendo così anche lo stress legato alla velocità.

A questo punto puoi creare la tua lista di cose da fare, elencando i compiti che davvero ti stanno bloccando e quali saranno i prossimi passi per arrivare a una loro risoluzione. Affrontali uno alla volta, sfruttando quei metodi che in passato ti hanno aiutato ad affrontare con più serenità una situazione simile.

Infine, capisci come organizzarti per passare all’azione oppure come aggiornare i tuoi collaboratori per ottenere il miglior risultato.

Questo è un metodo davvero efficace per affrontare le molte incombenze giornaliere e problemi che a un primo sguardo possono sembrare insormontabili. Prepara questo schema e utilizzalo ogni volta che senti di non avere le cose sotto controllo. A volte potrà essere necessario aggiornarlo giornalmente, altre volte ti basterà per avere un “piano di battaglia” settimanale: rendilo il tuo più grande alleato nella gestione del lavoro.

3) Quando non ce la fai, condividilo

Lavorare non significa mai essere completamente solo. Che tu sia un dipendente di una grande azienda o un professionista indipendente, il panorama in cui ti muovi coinvolge moltissime altre persone e figure professionali. Ecco perché, quando non puoi oggettivamente controllare tutti i compiti che ti sono stati affidati, devi contare sul supporto degli altri.

La condivisione è uno degli elementi più importanti nel lavoro, sia che la si intenda come collaborazione tra colleghi che come sincera apertura nei confronti di un superiore o coordinatore. Non c’è niente di male, infatti, nel riconoscere l’impossibilità di affrontare da solo alcuni compiti o una mole spropositata di lavoro.

Se avrai seguito i nostri consigli precedenti, la tua sarà una richiesta oggettiva e non una semplice lamentela. Conosci gli elementi che possono crearti pressione e hai cercato di evitarli o governarli; hai analizzato nel dettaglio i problemi bloccanti e cercato la via migliore per ottenere il risultato; hai organizzato tutti i compiti in una lista ordinata per priorità. Fino a qua hai fatto il tuo dovere, ora è arrivato il momento di condividerlo con chi può prendere decisioni organizzative per dissolvere quello che prima si sarebbe trasformato in ulteriore stress.

 

Se invece stai comunque pensando di cercare una nuova opportunità lavorativa, che sappia valorizzare al meglio il tuo ruolo e le tue qualità, guarda ora gli annunci di lavoro presenti sul nostro sito oppure carica qui il tuo CV: ogni mese selezioniamo diversi profili per le nostre aziende clienti, in moltissimi settori.

 


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