
Se parliamo di lavori del futuro, un posto per il perito elettronico sicuramente ci sarà sempre. Ogni nuova tecnologia è supportata da dispositivi che vanno progettati, implementati, testati e infine installati. Insomma, benvenuto nel mondo dei periti elettronici.
Grazie al nostro lavoro abbiamo potuto conoscere molti professionisti con questa qualifica, e ti sorprenderà forse sapere che è uno degli impieghi più vari nel panorama lavorativo.
Se anche tu sei alla ricerca di un lavoro come perito elettronico, ecco una guida per capire se è la professione che fa per te e come ottenere un impiego con questa qualifica.
Il perito elettronico non è chi sta con la testa su circuiti tutto il giorno, né quello che può solo aggiustare apparecchi elettronici che non funzionano più. Essere tecnico elettronico (anche detto perito elettrotecnico) oggigiorno vuol dire essere un professionista al servizio delle più innovative esigenze tecnologiche.
Per praticare la professione da libero professionista, il perito elettronico deve essere iscritto all’albo dei periti industriali, un albo importante che racchiude al suo interno una fitta varietà di professioni.
Ma andiamo più nello specifico: di cosa si occupa un tecnico elettronico, in pratica? Ecco una lista di mansioni:
Insomma, il perito elettronico non è solo un tecnico, ma anche un intenditore di impianti elettrici, elettrotecnici, progettazione, installazione di impianti e manutenzione dei sistemi.
Per quanto sia una professione molto diffusa, ha raggiunto negli ultimi anni una grande complessità e proprio per questo può riservare molte soddisfazioni ai lavoratori che cercano la loro strada in questo mondo.
L’inizio è tra i più semplici, ma il segreto è non smettere mai di specializzarsi. Per diventare perito elettronico è infatti sufficiente frequentare un istituto tecnico industriale per 5 anni e ottenere il diploma. Ma non è proprio tutto qui. Essendo un lavoro molto pratico, oltre alla grande scuola dell’esperienza è la formazione continua ad essere una componente fondamentale per avere successo.
Lavorando a stretto contatto con ingegneri, informatici e sviluppatori, è facile comprendere quanto una formazione più ampia possa dare maggiori sbocchi professionali a un semplice perito elettronico con diploma. E le opportunità sono davvero infinite.
Proprio per incentivare la formazione in un ambito molto tecnico e in continua evoluzione, l’albo da qualche anno ha imposto la frequenza di corsi di formazione ai suoi iscritti. Con l’obiettivo di ottenere crediti formativi professionali (anche detti CFP) il perito elettronico accede a formazione professionale certificata in diversi ambiti correlati al proprio settore. Un’occasione sicuramente fondamentale per progredire nel tempo e trasferire le conoscenze acquisite al campo dell’elettronica.
È così che da un lavoro semplice, fatto anche di stipendi medi tra i 1.000€ e i 1.200€, puoi ambire a diventare un vero professionista in ambito elettrotecnico.
Se il tuo desiderio è trovare lavoro come perito elettronico, l’avrai ormai capito, il segreto è puntare sulla specializzazione. Ma assieme alla formazione ci sono alcune soft skill che puoi allenare per andare a segno con il prossimo colloquio:
1. Possedere capacità analitica. Quello del perito elettronico è un lavoro molto pratico, che richiede però una forte componente intellettuale. Studiare scenari, sviluppare soluzioni, creare prototipi, trovare il cuore del problema non sono cose facili, ma realizzabili se puoi contare su una buona capacità di analisi.
2. Essere precisi, amare la cura. Prova a pensare agli ingranaggi di una macchina, ai circuiti di un sistema informatico. Non c’è nulla di più attento e preciso. Proprio come il risultato che vuoi ottenere, anche tu devi mettere al primo posto l’accuratezza e la passione per i particolari. Questa è la strada giusta da percorrere in un settore come questo, in cui sono proprio i dettagli a fare la differenza.
3. Avere una buona propensione all’ascolto. Eccoci arrivati alla soft skill meno scontata. Un perito elettronico deve agire, ma non solo: è proprio dall’ascolto che si inizia per portare a compimento un progetto di rilievo. Ascoltando i propri colleghi o le richieste del cliente puoi partire con il piede giusto e sbaragliare la concorrenza.
4. Avere una buona padronanza della lingua inglese. Come in tutti gli ambiti tecnici, anche nel mondo dell’elettronica ed elettrotecnica è l’inglese a farla da padrona. Sicuramente una conoscenza della lingua non elementare può aiutarti a spenderti meglio in questo settore, sia in fase di colloquio che soprattutto nella quotidianità lavorativa.
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