
Chi l’ha detto che i lavori manuali sono meno soddisfacenti e remunerativi? Il lavoro di un artigiano oggi ha un valore ancora maggiore: non sono in molti ad avvicinarsi a questi mestieri, e per questo puoi essere avvantaggiato nel mondo del lavoro se decidi di farne la tua professione.
Fare il carpentiere oggi significa essere un operaio altamente specializzato e soprattutto necessario alla catena produttiva. Per questo, se stai cercando lavoro in questo settore, sappi che potrai avere buone soddisfazioni.
Vuoi saperne di più sul lavoro di carpentiere? Eccoci pronti a svelarti le caratteristiche di questo mestiere, le mansioni affidate agli specialisti in carpenteria, la formazione necessaria per affacciarsi alla professione e le competenze più richieste dalle aziende.
Anche se è uno dei lavori più antichi al mondo (pensa che il suo nome deriva dalla parola latina carpentum, ovvero carro) ti stupirai di quante cose si occupi un carpentiere, ancora oggi!
Il carpentiere ha a che fare con ogni tipo di realizzazione, sia essa metallica, lignea o strutturale. Sono infatti moltissimi gli ambiti in cui puoi operare e le qualifiche a cui puoi ambire: dal carpentiere edile, che lavora con le strutture proprie dell’edilizia, al carpentiere per la lavorazione del legno, indispensabile per numerose fasi di costruzione; dal carpentiere navale, impiegato nei cantieri navali per le costruzioni di grandi opere marittime, al carpentiere dei metalli, dedito alla lavorazione dei più diversi tipi di materiali metallici in base allo scopo costruttivo.
Come avrai intuito, servono davvero molta manualità ed esperienza per fare questo lavoro. Il carpentiere segue, infatti, tutte le fasi di realizzazione di un progetto, dalla sua pianificazione alla realizzazione e rifinitura. Quello che devi sapere, però, è che l’obiettivo di un buon carpentiere è sempre quello di realizzare una struttura a regola d’arte, qualsiasi essa sia. Senza una buona base nulla può risultare funzionale e sicuro: ecco qual è il valore primo di un buon carpentiere.
Per avere una panoramica chiara ed esaustiva di questo mestiere così multiforme, facciamo un veloce viaggio attraverso le mansioni principali del carpentiere.
Analizzare e interpretare i progetti. Ogni opera inizia con un disegno tecnico, ecco perché è essenziale che un buon carpentiere sappia leggere correttamente i progetti ingegneristici che guidano il lavoro. Da questi dovrà essere in grado di individuare i materiali di costruzione necessari, elencare gli elementi da realizzare e programmare le operazioni di installazione.
Demolire strutture e costruzioni. Un buon costruttore è anche un ottimo demolitore. Chi meglio di un carpentiere, allenato a creare strutture in ogni materiale, può occuparsi anche del loro smantellamento? Un procedimento al contrario, in questo caso, che ha però sempre lo stesso protagonista.
Occuparsi della manutenzione delle strutture. Un altro tassello fondamentale nel contributo di un carpentiere al settore delle opere strutturali riguarda la loro manutenzione. Anche per questo compito gioca un ruolo fondamentale l’alta conoscenza dei materiali costruttivi, che permette al carpentiere di analizzare efficacemente un problema e trovare la soluzione più adatta per porvi rimedio, anche anticipando buone pratiche di prevenzione.
Costruire e montare ogni struttura. L’abbiamo già accennato, il lavoro del carpentiere non si ferma all’ideazione e produzione dell’opera: come un moderno tuttofare, il professionista in questo settore ha il controllo anche della fase di implementazione e montaggio. Questo lo rende uno dei professionisti più poliedrici nel mondo del lavoro, capace di entrare in contatto con una miriade di ambiti di applicazione diversi.
Assistere il capocantiere. Tutte le competenze e abilità pratiche di cui abbiamo parlato finora rendono questa figura indispensabile anche sul cantiere, in una posizione di vero rilievo. Spesso chi dirige i lavori richiede la presenza di uno specialista, che integri le sue competenze organizzative con le proprie conoscenze dei materiali e delle strutture realizzate. Ecco che, da artigiano, il carpentiere può ambire a diventare anche consulente in cantiere.
Sì, quello del carpentiere è un lavoro davvero pratico. Ma per arrivare ad alti livelli è necessario partire dalle basi, anche teoriche.
Stiamo parlando di una professione trasversale a moltissimi ambiti, per questo esiste una regolamentazione specifica della formazione per chi vuole diventare carpentiere. Il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per le Imprese Edili, stabilito dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) e dai Sindacati, definisce con l’articolo 90 che ogni futuro carpentiere deve frequentare dei Corsi di Formazione specifici promossi dalle Regioni per ottenere il titolo di carpentiere.
Chiaramente, alla formazione teorica dovrà seguire un periodo di tirocinio pratico che guiderà il novello carpentiere attraverso le pratiche base del mestiere. Se sei giovane o alle prime armi, questo ti aiuterà davvero molto ad entrare con sicurezza nel mondo del lavoro!
Infine, non dimenticare che anche per il carpentiere, come per molti altri mestieri manuali e non, è necessario conseguire l’attestato di sicurezza sul lavoro. Questa è un’importante garanzia, non solo per il tuo datore di lavoro ma anche per te, che saprai come tutelare te stesso e gli altri da pericolosi infortuni.
Se vuoi trovare lavoro come carpentiere, dopo aver fatto tutta la formazione necessaria è importante preparare un efficace Curriculum Vitae. Farlo è piuttosto facile, se punti sulle competenze che interessano ai datori di lavoro. Ecco le quattro più importanti.
Conoscenza delle materie prime. Non è una banalità, ma la base per un buon carpentiere. Chi conosce bene i materiali di partenza dimostra competenza e una buona dose di esperienza – entrambi parametri molto apprezzati nel settore. Non dimenticare quindi di menzionare i materiali tradizionali quanto quelli più tecnologici con cui hai avuto modo di lavorare, per dare maggior valore alla tua candidatura.
Abilità matematiche. Abbiamo già detto che il carpentiere ha spesso a che fare con ingegneri, per questo avere una mente matematica ti aiuterà ad essere un buon interlocutore per queste figure. Più sarai in grado di parlare con loro la stessa “lingua”, più avrai possibilità di fare carriera e differenziarti sul lavoro.
Disegno e interpretazione dei progetti. La prima cosa con cui il carpentiere ha a che fare sono i disegni tecnici del progetto da realizzare. Se non sei in grado di leggerli e tradurli nella produzione di componenti delle giuste dimensioni, ti sarà difficile essere autonomo nella gestione del lavoro. Questa è una delle competenze principali valutate dai reclutatori del settore.
Gestione dell’automazione. Oggigiorno essere un artigiano non significa lavorare unicamente a mano. Molti dei processi produttivi legati alla carpenteria sono oggi meccanici o legati all’utilizzo di un particolare strumento o macchinario. Se hai confidenza con questi strumenti, o una buona predisposizione al lavoro con le macchine, questo ti darà una chance in più di ottenere un lavoro come carpentiere.
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