
Il lavoro può essere molte cose: una risorsa economica, un ambito di valorizzazione e realizzazione professionale, una passione. Una caratteristica su cui però tutti siamo senz’altro d’accordo è che il lavoro deve portare anche felicità nella propria vita.
Nel nostro lavoro di consulenza e selezione conosciamo bene l’importanza di questo fondamentale aspetto all’interno dell’ambito lavorativo. D’altronde spendi la maggior parte del tuo tempo al lavoro, perché negare la sua influenza sul bilancio complessivo nella tua vita? Essere felice mentre lavori ti aiuta ad essere più felice anche nella tua quotidianità privata, quindi investire su questo aspetto – credici – è davvero molto importante.
Facile a dirsi, ma come la mettiamo con la pratica? Abbiamo riunito in questo articolo le motivazioni principali per cui coltivare la felicità, sia per te come lavoratore, sia per il datore di lavoro. Scopriamole insieme e, infine, lasciati dare qualche utile consiglio.
Quanto ti definisce il tuo lavoro? La maggior parte delle persone utilizza proprio la professione come caratteristica descrittiva e differenziante. Ti basta fare un semplice test per averne la conferma: chiedi a un gruppo di persone di presentarsi, la maggior parte di queste inizieranno parlandoti del loro lavoro. “Ciao a tutti, mi chiamo Alessio e sono un insegnante di inglese”, “Piacere sono Giulia e nella vita faccio l’infermiera”.
Il nostro lavoro ci definisce, non perché non esista nulla di più importante, ma perché ha un peso considerevole nella nostra vita e nei rapporti sociali.
Oggi il lavoro ha un’influenza così speciale proprio perché non si ferma al solo compito di portare guadagno economico, ma è una fonte preziosa di socialità, realizzazione personale e relazioni umane. Nel tuo lavoro puoi imparare molte cose, ma ciò che ti insegna il rapporto con le persone – dai tuoi colleghi ai superiori, dai fornitori esterni ai clienti – è una risorsa davvero preziosissima che ti fa crescere sì come professionista, ma prima di tutto come persona.
Ora ti sarà senz’altro chiara l’importanza della felicità per te come lavoratore. Ma per non farti mancare nulla, ecco altri spunti di riflessione che abbiamo riunito per permetterti di approfondire quello che un lavoro felice può aiutarti a ottenere.
In ambito aziendale si parla di employee happyness, un termine anglosassone che mette l’accento proprio sull’importanza della felicità dei propri dipendenti per guidare un’impresa di successo.
Il mantra attorno cui gravita questo concetto è quello che recita “un lavoratore felice è un lavoratore produttivo”, una nuova prospettiva che sempre più aziende abbracciano nella propria gestione delle risorse umane.
Ci sono però delle scelte dirigenziali che incentivano l’aumento della felicità sul lavoro. Siamo qui per rivelartene alcune.
1. Dimostrare apprezzamento. Sembra una banalità, ma ricevere riconoscimento per il proprio lavoro non è per nulla scontato (né tantomeno diffuso tra i dirigenti). Se il lavoro è stato svolto egregiamente oppure, a maggior ragione, il dipendente è andato oltre ciò che gli veniva chiesto mettendoci impegno e serietà nel suo lavoro, è bene riconoscerlo perché da un piccolo gesto può crescere una fidelizzazione positiva nei confronti dell’azienda e dei suoi obiettivi.
2. Sostenere la crescita delle relazioni. Il rapporto tra persone (qualsiasi sia la sua natura) si fonda su un legame ed è interesse del datore fare in modo che l’ambiente lavorativo si mantenga sempre il più sano e positivo possibile. Come fare a dare sostegno a questi aspetti così personali? Creare occasioni di ritrovo e confronto al di fuori del contesto lavorativo aiuta molto a fare squadra, a sviluppare legami che vanno oltre il ruolo rivestito in azienda.
3. Offrire prospettive di carriera. Un lavoratore è felice quando ha una meta da perseguire e un ritorno sui propri sforzi. Ecco perché è fondamentale ripagare i dipendenti non solamente a livello economico, ma anche riservando loro ruoli sempre maggiori all’interno dell’azienda. Questo li farà sentire importanti e, allo stesso tempo, orgogliosi di contribuire agli obiettivi aziendali.
Se devi ancora lavorare sulla tua felicità sul lavoro e non hai possibilità di controllare i fattori esterni, ti suggeriamo noi 4 semplici mosse per alimentare emozioni positive.
Primo consiglio: bilancia bene la vita privata e professionale. Questo è uno dei temi più delicati nella vita lavorativa, proprio perché un equilibrio instabile può essere fonte di stress e litigi, invece di aiutarti a generare felicità. Quindi tieni sempre a mente di riservare il giusto tempo per entrambi i momenti, staccando la spina dal lavoro quando entri a casa e concentrandoti sugli impegni lavorativi quando arrivi in ufficio.
Secondo consiglio: cerca varietà nel tuo lavoro. O almeno cerca di fare il possibile per rendere meno monotone le attività che svolgi quotidianamente. Spesso non sei tu a scegliere cosa dovrai fare, ma potresti organizzare diversamente le tue ore lavorative in modo da evitare momenti di estrema noia e parentesi di assoluta frenesia. Anche in questo caso il giusto equilibrio ti aiuterà ad apprezzare di più le tue mansioni e, perché no, ad alimentare quella felicità che tanto ti fa bene.
Terzo consiglio: chiedi autonomia. Certamente sarebbe più semplice eseguire semplici ordini senza fare un passo in più di quello richiesto. Ma questo ti rende davvero felice nella tua attività lavorativa? Chi ottiene autonomia nelle proprie mansioni si rivela essere più soddisfatto del proprio lavoro, prima di tutto perché sei tu in prima persona a determinare i tuoi successi, ma anche perché la fiducia riposta in te dalla dirigenza è un valore molto importante.
Quarto consiglio: contribuisci a creare capitale sociale in azienda. La tua felicità può essere ancora più forte se anche i tuoi colleghi provano la stessa cosa. Certo, la felicità è contagiosa e tu devi essere promotore in prima persona di questo stato d’animo, contribuendo a creare o mantenere ogni giorno un ambiente di lavoro positivo, in cui regna la collaborazione e l’aiuto reciproco. Solo così potrai essere felice di lavorare in un ambiente felice.
Abbiamo parlato abbastanza, ora tocca a te! Quanto sei felice del tuo lavoro? Sogni qualcosa di più ma non sai da dove iniziare?
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