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Employee engagement: di cosa si tratta

pubblicato il 13 Agosto 2021

Ti sei imbattuto nell’ennesimo termine inglese di moda? L’employee engagement è molto più di questo, è un movimento che sta rivoluzionando il modo di concepire il lavoro dipendente, anche il tuo.

Dare valore ai collaboratori, si sa, è un amplificatore di benefici in azienda. E lo è ancora di più se accanto a questo concetto si comincia a parlare anche di coinvolgimento.

Ora sei curioso di sapere di cosa stiamo parlando nello specifico? Eccoti accontentato: stiamo per passare in rassegna le caratteristiche dell’employee engagement, i suoi vantaggi e alcune buone pratiche per integrarlo in azienda.

Che cos’è l’employee engagement

Prima di tutto diamo un significato a questo termine. Letteralmente significa “coinvolgimento dei dipendenti”, ma tra le righe si può leggere molto di più. Quando parliamo di employee engagement, infatti, si intende non solo uno stato d’animo ma un vero e proprio approccio mentale positivo al lavoro.

Chiaramente, il coinvolgimento è il risultato di moltissimi fattori, interni ed esterni. Ciò che contraddistingue questo speciale stato d’animo è un forte entusiasmo verso il proprio lavoro. Quando senti che la soddisfazione è maggiore rispetto allo sforzo fatto per raggiungere l’obiettivo, puoi dire di aver raggiunto un buon livello di employee engagement.

Le parole chiave sono quindi entusiasmo, dedizione, ma anche molta gioia e serenità. Queste sono le caratteristiche che contraddistinguono questo nuovo concetto entrato a far parte della mentalità di molte grandi e medie aziende anche in Italia.

È finito il tempo delle gerarchie a tutti i costi e delle scalate interminabili per raggiungere la cima della piramide aziendale: oggi per migliorare i propri risultati le aziende devono poter contare su collaboratori coinvolti che sentano il proprio operato come un contributo naturale all’ecosistema aziendale.

I vantaggi di puntare sull’employee engagement

Sovvertire le decennali abitudini dell’imprenditoria non è semplice, lo sappiamo bene. Eppure, i vantaggi dell’employee engagement hanno saputo già convincere molte aziende ad esplorare la possibilità di ottenere di più dai propri dipendenti, semplicemente puntando sulla loro soddisfazione.

Prova a pensarci: metti più impegno nelle cose che ti vengono richieste da altri o in ciò che decidi tu stesso di fare? Siamo certi che sia stato semplice rispondere, tanto quanto lo è spenderti per ciò per cui senti di poter dare un contributo, generando valore per te e per il tuo datore di lavoro.

C’è poco da fare, se ti senti coinvolto e fai tuoi gli obiettivi dell’azienda per cui lavori, di sicuro sarai più produttivo. Se pensi che questo risultato è l’interesse primario di ogni azienda, ti sei già spiegato perché l’employee engagement stia acquisendo sempre più valore nel mondo del lavoro e tra le pareti delle imprese nel nostro Paese.

Ma non sono finiti qui gli assi nella manica. Questo nuovo assetto aziendale ha ancora molte carte da giocare. Possiamo citare tra i risultati più importanti anche il miglioramento del clima sul posto di lavoro, una maggiore disposizione per l’innovazione e, di riflesso, anche una più alta soddisfazione della clientela. Tutti questi grandi risultati sono connessi in modo diretto con il coinvolgimento dei dipendenti, che si rendono il tramite ideale per seminare positività e professionalità attorno a loro.

E una volta che si è ottenuto tanto dai propri collaboratori, le aziende hanno un ultimo grande insegnamento da cogliere: scegliere candidati giusti, fidelizzarli e convincere i migliori talenti a rimanere parte della squadra.

4 consigli per integrare l’employee engagement in azienda

I vantaggi di prevedere misure di employee engagement nel management aziendale sono davvero molti. Per rendere tutto questo effettivo sul lato pratico, abbiamo stilato una lista di quattro punti di partenza che siamo sicuri saranno d’aiuto per intraprendere questa proficua sfida.

  1. Agire dall’interno. Si pensa sempre a cose complicatissime per dare una svolta a certe dinamiche aziendali, quando invece bastano alcuni piccoli ma importanti accorgimenti per fare la differenza. Il primo fattore su cui vale la pena puntare è la comunicazione interna all’azienda, che deve caricarsi di valori, segni tangibili di fiducia e di ascolto. Questa è senz’altro la base migliore per far germogliare nei dipendenti un sano e naturale coinvolgimento.
  2. Dare il giusto peso a ogni persona. Ognuno può fare la differenza, a proprio modo. Per questo tutti i dipendenti possono diventare promotori degli interessi aziendali se inseriti nel giusto ruolo e se valorizzati nelle loro mansioni. A questo scopo è sempre importante riconoscere i giusti meriti, cercare di comporre team di lavoro equilibrati e riporre la massima fiducia nell’operato di ogni collaboratore.
  3. Non ostacolare l’innovazione, nemmeno nel lavoro. Anche se non è facile accettare grandi cambiamenti, le aziende possono – e devono, nel loro interesse – dare un’occasione alle modalità di lavoro più innovative, che sono promotrici dell’employee engagement. Ad esempio, spesso i lavoratori che svolgono la loro attività in smart working sono i più propensi a sviluppare coinvolgimento nei confronti dell’azienda, complice il benefico work-life balance che consente di equilibrare al massimo l’impegno lavorativo e le necessità private.
  4. Farsi aiutare dalla tecnologia. Anche se il concetto di employee engagement si sta facendo ancora strada nel nostro Paese, sono già molte le piattaforme che, più o meno direttamente, contribuiscono alla nascita e crescita di questo cambiamento. Gli strumenti digitali di crowdsourcing, ad esempio, permettono di lavorare in team e in un contesto di condivisione che diventa più facile, stimolando il contributo dei singoli e lo sviluppo di un coinvolgimento sempre più marcato.

L’employee engagement è già una realtà consolidata in molte aziende. Sei pronto a trovare anche tu un posto di lavoro che sappia darti la soddisfazione che meriti? Guarda subito gli annunci presenti sul nostro sito oppure carica qui il tuo CV per non perderti le nuove opportunità di tuo interesse.


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