
Una volta esisteva la gavetta. Si cominciava da giovani ad apprendere un lavoro finché non si era abbastanza capaci da cominciare a portare a casa il primo stipendio. Per fortuna da quei tempi sono stati fatti passi da gigante, il lavoro è stato tutelato e oggi anche i primi impieghi sono riconosciuti con un contratto lavorativo.
Nella nostra esperienza abbiamo spesso a che fare con i giovani, con i loro dubbi e le loro domande sul grande – a volte persino immenso – mondo del lavoro. Per noi le dinamiche dei primi impieghi sono quotidianità e vogliamo essere d’aiuto a chi ancora cerca risposte.
Se anche tu ti stai chiedendo cosa c’è da sapere sul contratto di apprendistato, sei nel posto giusto: prosegui nella lettura e scopri con noi i segreti del contratto più diffuso tra i giovani in Italia.
L’apprendistato è descritto come quel periodo di tempo lavorativo in cui vieni assunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato ma con l’obbligo di formazione, come disciplinato dal Testo Unico sull’Apprendistato.
Questo tipo di contratto ha infatti lo scopo di agevolare l’occupazione giovanile dando la possibilità di imparare un lavoro sul campo e favorendo le aziende che riservano questa occasione ai più giovani.
La commistione tra lavoro e formazione è la caratteristica fondamentale di questo tipo di contratto. Proprio per questo motivo esistono ben 3 tipologie che si differenziano per l’obiettivo finale di formazione:
Parlare genericamente di durata non è solo difficile, ma addirittura sbagliato. Ogni tipologia di contratto di apprendistato prevede una diversa durata.
Nel caso dell’Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il contratto non può durare più di 3 anni. Solamente quando il diploma è quadriennale si può arrivare ai 4 anni di contratto. Ad ogni modo, questa categoria di apprendistato dipende dal conseguimento della qualifica formativa e si adatta ad essa.
Il secondo caso, quello dell’Apprendistato professionalizzante, è simile per durata al contratto appena visto. Anche questo non può superare i 3 anni di durata, ma esistono dei casi particolari in cui il contratto può arrivare fino ai 5 anni (alcuni lavori del settore artigianato).
Infine, la terza tipologia di contratto di apprendistato, quella di alta formazione e ricerca: essendo legata a una formazione esterna – istituti, enti o università – anche la sua durata dipende dal titolo di studio da ottenere. Il periodo di validità del contratto è deciso dalle Regioni o Province autonome e dagli enti di formazione.
Il decorso del contratto è definito generalmente dalle condizioni appena viste, ma esiste sempre la possibilità per datore di lavoro e apprendista di recedere dal contratto. Il licenziamento in caso di contratto di apprendistato è possibile solo per giusta causa e con legittimo preavviso dopo il completamento delle attività formative previste. Se tu o il tuo datore di lavoro non avete intenzione di proseguire il rapporto, dovete darne preavviso, altrimenti il rapporto prosegue trasformandosi in lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Abbiamo detto che l’apprendistato è un contratto a tempo indeterminato. Verissimo, ma esiste un’unica eccezione che riguarda i lavori stagionali.
Per tutte quelle attività che hanno durata stagionale è possibile assumere in apprendistato con contratto determinato. In questo caso puoi quindi firmare un contratto di Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale o di Apprendistato professionalizzante.
C’è un’unica clausola a cui devi prestare attenzione: se il tuo apprendistato è finalizzato al raggiungimento di una qualifica (prima tipologia) è obbligatorio che sia prevista l’alternanza scuola-lavoro, concordata da Regioni e Province autonome.
Abbiamo già visto che la durata di un contratto di apprendistato può essere determinata anche da un recesso da parte del lavoratore o del datore. Come in tutte le altre categorie di contratto, anche in questo caso il licenziamento è previsto ma i diritti del lavoratore vengono tutelati.
In apprendistato puoi essere licenziato ma solo per giusta causa (anche detto “giustificato motivo”). Questa motivazione può avere due nature:
In termini di licenziamento c’è un elemento importante che devi conoscere, soprattutto se rientri nell’Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale: non raggiungere gli obiettivi formativi o interrompere la formazione può essere motivo di licenziamento, perché non ci sarebbero più i termini che giustificano il contratto. La formazione è un’occasione, ma in questo caso è anche un dovere.
Il contratto di apprendistato va approfondito, esplorato e infine conosciuto. Sicuramente ora che hai qualche informazione in più dalla tua parte saprai prendere le scelte migliori per il tuo futuro.
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