
Avere alte competenze tecniche e settoriali non è l’unico requisito richiesto nel mondo del lavoro: a fare la differenza sei proprio tu.
Nella nostra attività sappiamo quanta importanza abbia selezionare prima la persona del professionista, e quanto sia altrettanto fondamentale mettere ben in evidenza le proprie capacità umane e relazionali nel Curriculum Vitae. In molti commettono l’errore di non inserire questo genere di informazioni, ritenendole poco adatte a un CV, ma se tu stai leggendo questo articolo hai già iniziato con il piede giusto!
Eccoci pronti a darti il nostro supporto. Abbiamo selezionato per te le 4 competenze relazionali che non possono mancare nel tuo Curriculum.
Iniziamo da quella che probabilmente è una delle competenze relazionali più complesse, ma che, se fa parte già del tuo bagaglio personale, puoi davvero giocarti come asso vincente.
A parlare sono capaci tutti, eppure in quanti sono in grado di farlo in modo chiaro, conciso ed efficace? Questo è l’obiettivo ultimo da raggiungere, composto da una folta moltitudine di passaggi intermedi in cui ti puoi già riconoscere.
Se puoi dire di avere queste capacità, è davvero importante che tu le renda note nel tuo CV, perché sono fondamentali nella vita lavorativa di tutti i giorni (per alcune figure professionali in particolar modo, ma vengono apprezzate davvero in tutti i ruoli e a tutti i livelli aziendali).
Prova a pensarci: includere nell’organico una persona in grado di esprimersi correttamente e in modo imparziale è garanzia di minori problemi interni tra dipendenti – addirittura può essere considerata uno strumento per ridurre i contrasti – e al contempo anche una sicurezza nello sviluppo di rapporti forti e duraturi con i clienti.
Questa capacità non poteva mancare. Citata sempre di più in diversi contesti, risulta essere fondamentale in campo lavorativo perché strettamente legata all’ambito relazionale, interno ed esterno all’azienda.
La parola “empatia” significa “sentire dentro”, quindi essere in grado di entrare profondamente in contatto con chi ci sta di fronte, capendone le intenzioni e lo stato d’animo. Annullati quindi giudizi, preconcetti e antipatie, a favore invece di un’apertura verso gli altri e una grande disposizione verso la comprensione. In questo modo si creano relazioni trasparenti e positive tra persone (che siano colleghi o clienti), un tesoro davvero prezioso in azienda.
Se tieni in considerazione che non è per niente facile trovare persone che posseggano queste caratteristiche, importantissime però in un contesto plurale come quello professionale e aziendale, capisci quanto valore possa avere nella tua candidatura. Tutti i datori di lavoro vorrebbero persone così nel proprio organico, quindi se puoi giocarti questa carta in completa onestà non perdere l’occasione di metterla in risalto!
La prima volta che si parlò di “intelligenza emotiva” fu nel 1995 grazie a David Goleman, psicologo statunitense. Coniò questo termine per descrivere la capacità di riconoscere, comprendere e gestire non solo le proprie emozioni, ma anche quelle degli altri. Già da questo puoi capire quanto potere possa avere questa particolare competenza relazionale.
Questa capacità si esprime su due livelli:
Se sei in grado di immedesimarti negli altri e di dare valore al loro punto di vista, questa è senz’altro un’abilità che puoi mettere in risalto nel tuo Curriculum e che i selezionatori sapranno apprezzare. Quanto possa essere importante in un contesto aziendale – ma anche con i clienti stessi – lo puoi ben capire!
Non c’è comprensione senza ascolto, ecco perché l’ultima competenza che vogliamo sottolineare da inserire nel tuo CV è proprio l’ascolto attivo.
Si tratta di un’azione consapevole e attenta ai bisogni di chi ti sta di fronte, un’intenzione che ti impegna a recepire dall’altro sia le sue comunicazioni esplicite che quelle implicite. È proprio la sua caratteristica “attiva” che ti rende protagonista in questa azione e che rende questa competenza relazionale particolarmente attrattiva per i datori di lavoro e i recruiter.
Se ci rifletti, le relazioni partono proprio da un’apertura reciproca: se da una parte c’è volontà di aprirsi, dall’altra deve necessariamente esserci disponibilità all’ascolto, ma non sempre è così. Anche in un contesto di lavoro, quindi, se sei ben disposto non solo ad ascoltare ma anche ad accogliere le idee e comprendere le posizioni del tuo interlocutore, sarai in grado di instaurare relazioni di fiducia e fedeltà, fondamentali per raggiungere obiettivi commerciali e relazionali.
Quali di queste competenze relazionali puoi inserire a pieno titolo nel tuo Curriculum Vitae?
Ricorda di non farne semplicemente un elenco: perché il loro valore sia pienamente colto dal recruiter, inseriscile nel contesto lavorativo in cui hai avuto modo di metterle in pratica. Puoi inserirle nell’area dedicata alle competenze personali o professionali, integrandole nella descrizione della tua abilità o raccontando come hai potuto sfruttare queste competenze in un determinato ruolo professionale. In ogni caso, ricorda sempre di fare un’attenta selezione, inserendo solo le caratteristiche richieste o prioritarie nella posizione per cui ti stai candidando.
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