Riuscire a dare una definizione della propria professione è ogni giorno più complicato, non credi? Se una volta i lavori erano canonici e ben delineati, oggi è la specializzazione a farla da padrona.
Nella nostra quotidianità professionale abbiamo cominciato a familiarizzare ormai da tempo con definizioni complesse che riguardano il mondo del lavoro. Un esempio può essere proprio il nome di “slash worker”, una categoria in continuo aumento e a cui il futuro riserva grandi opportunità.
Sei curioso di sapere chi siano gli slash worker e di cosa si occupano? Sei nel posto giusto: prosegui nella lettura e conosci un nuovo modello di lavoratore.
Slash worker: chi sono
Ti sarà già capitato molte volte di usare lo slash, la barra orientata a destra che ha la funzione di separare più termini tra loro correlati e alternativi. Ebbene, proprio questo segno è distintivo di una nuova tipologia di lavoratori che deve farne pieno uso per descrivere la propria professione.
Architetto, ma pure blogger per siti di settore e formatore specializzato. Oppure – perché no – copywriter, ma anche consulente di comunicazione e artigiano per passione. Per gli slash worker la professione non è un titolo ma un’opportunità: ovunque trovino ispirazione e spazio d’azione, lì possono sviluppare una nuova attività e proporsi sul mercato in modo unico e integrato.
Già presenti oltreoceano da diversi anni, gli slash worker sono oggi tantissimi in tutto il mondo. Anche il nostro Paese si popola sempre di più di lavoratori autonomi che scelgono deliberatamente di non legarsi a un unico datore di lavoro e di spaziare il più possibile tra diversi settori e competenze. Il risultato? Un super lavoratore, che fa della passione e della continua crescita le sue carte vincenti.
Questa speciale categoria riguarda principalmente persone propositive e tenaci, che hanno scelto di essere alternative per ottenere una soddisfazione lavorativa più grande. Gli slash worker, quindi, sono individui che vivono il proprio lavoro come una missione personale, non solo per raggiungere nuovi obiettivi professionali, ma soprattutto per avere pieno controllo della propria vita e delle proprie attività.
I vantaggi di essere slash worker
Se è vero che l’autonomia professionale comporta una dose importante di impegno e responsabilità, dall’altra scegliere una strada non convenzionale aiuta a costruirsi possibilità lavorative che vanno a favore di una lettura tutta personale della propria professione.
Per te è importante mantenere un certo equilibrio tra la tua vita privata e il lavoro? Essere slash worker ti potrebbe aiutare a calibrare correttamente il tuo work-life balance organizzando il tempo dedicato al lavoro secondo le tue necessità.
La cosa più importante è invece avere l’occasione di spaziare il più possibile e darti sempre una nuova opportunità? Lo slash worker investe prima di tutto sulla novità e sulla propria crescita, per questo colleziona esperienze e competenze che lo rendono un lavoratore unico nel suo genere.
Tra i lati positivi dell’essere slash worker si può nominare anche la sicurezza economica. Sì, sarai meravigliato da questa affermazione, ma è proprio così. Creare varietà significa ridurre il rischio e così, da situazioni iniziali spesso caratterizzate da precarietà, nascono bellissime storie di serenità economica. Lo slash worker nasce sempre da un lavoratore autonomo che sente il bisogno di sostenere la propria attività principale facendo affidamento su altre capacità. Così, accanto a un primo titolo professionale, appaiono anche altre definizioni e si scopre l’utilità di quel famoso slash che accomuna tutti questi lavoratori.
Come diventare slash worker
Non c’è scuola che insegni a diventare slash worker, tutto dipende dalla tua attitudine. Se credi che concentrarti su un’unica professione non ti possa dare la soddisfazione che cerchi, inizia dal fare tesoro di quante più esperienze e competenze possibili. Colleziona tutto con cura, alimenta sempre la tua curiosità e preparati a fare il grande salto.
Si tratta di pura strategia: chiarisci bene a te stesso dove vuoi arrivare, qual è la proposta con cui vuoi inserirti nel mercato e come ci puoi arrivare. Il percorso non è per niente facile né breve, ma ogni piccolo passo sarà una tessera fondamentale per raccontare chi sei e il valore che puoi portare a un’azienda, un’istituzione, un progetto.
Infine, quando avrai tutte le carte in regola per proporti come slash worker specializzato in diversi ambiti, sviluppa la migliore modalità per presentarti. Ti diamo un primo utilissimo consiglio: metti tutto l’impegno nella creazione di un tuo portfolio. Se un lavoratore tradizionale può raccontarsi compilando un Curriculum Vitae, tu avrai bisogno di ben altri strumenti per trasmettere il valore della tua professionalità. Metti in campo esempi reali di progetti, approcci utilizzati e risultati ottenuti: i dati sono ciò che ti distinguerà da subito.
E le aziende?
Se la nascita dello slash worker ha determinato importanti cambiamenti nella definizione del lavoratore, immagina l’impatto che ha avuto sulle imprese. Questa nuova figura è una grande opportunità per le aziende, che oltre ad avere a disposizione nuovi professionisti poliedrici possono attivare collaborazioni con specialisti sempre più preparati.
Ma accanto ai grandi vantaggi di questa rivoluzione esistono importanti sfide per le imprese. La prima riguarda l’integrazione di queste figure all’interno delle strutture aziendali. Basta rigidità e benvenuta elasticità: solo in questo modo le aziende si possono preparare ad accogliere lavoratori non vincolati a un unico datore di lavoro, ma che potrebbero però trovare interesse in collaborazioni prolungate a fronte di una mentalità rinnovata.
Non va sottovalutato, poi, un altro aspetto: la nascita di una nuova figura professionale così libera influenzerà inevitabilmente anche gli altri lavoratori. Con il passare degli anni questo trend, ora agli albori, potrà rappresentare una realtà sempre più consolidata. Quello che le imprese possono (e devono) fare è prendere coscienza del cambiamento e diventarne parte.
La realtà degli slash worker è una storia che sta prendendo forma, ma ancora tutta da scrivere. C’è una parola, però, che accomuna questa tipologia di lavoratore a quella che potrebbe essere la tua situazione di oggi: cambiamento.
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