Farsi strada tra le tantissime tipologie di contratto può spesso risultare una missione ardua.
Dopo aver affrontato quello per sostituzione maternità, oggi parliamo di contratto di somministrazione. Nel nostro lavoro trattiamo quotidianamente questa tipologia: è quella che di solito stipuliamo con i candidati che scelgono di lavorare in aziende clienti e che reputiamo parte della nostra grande squadra.
Capiamo, però, che ci sono dinamiche particolari, che è sempre importante non dare per scontate. In questo articolo abbiamo voluto fare un po’ di chiarezza e approfondire quali sono le caratteristiche del lavoro in somministrazione e i suoi reali vantaggi per te.
Cos’è la somministrazione di lavoro
Il lavoro in somministrazione è un tipo di contratto che esiste dal 1997 come “lavoro interinale”, divenuto poi somministrazione di lavoro nel 2003.
Il rapporto lavorativo – che solitamente riguarda l’impresa e il lavoratore – prende in causa tre soggetti:
- il lavoratore, quindi tu che ti candidi per un lavoro qualificato;
- il somministratore, ovvero le agenzie autorizzate a stipulare contratti di somministrazione e iscritte all’apposito Albo (ANPAL, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro);
- l’azienda in cui ha luogo il lavoro che andrai a svolgere.
Quest’ordine non è casuale: in sostanza tu come lavoratore vieni assunto da un’agenzia somministratrice, la quale ha rapporti con diverse aziende che richiedono un profilo professionale in linea con il tuo. Quindi non sei direttamente assunto dall’azienda in cui andrai a svolgere il lavoro, ma dall’agenzia che ha fatto incontrare la domanda dell’impresa cliente e la tua ricerca di lavoro.
Come abbiamo visto in altri approfondimenti, la somministrazione di lavoro è una funzione che fa parte dei servizi offerti da un’Agenzia del lavoro. Questo tipo di contratto, quindi, ti potrebbe essere offerto dopo esserti rivolto a un’agenzia per la ricerca di un’opportunità lavorativa, al pari di un’assunzione da parte di un’impresa.
Il contratto di lavoro in somministrazione
Passiamo ora al contratto di lavoro in somministrazione che, nonostante sia molto simile a quello proposto generalmente dalle aziende, ha caratteristiche proprie che devi conoscere.
Partiamo dal principio. Esistono due diversi tipi di contratto di somministrazione:
- a tempo determinato, quindi per un periodo di tempo circoscritto e legato solitamente ad una richiesta temporanea dell’azienda cliente. Attenzione però: come per le aziende, anche il contratto di somministrazione a tempo determinato ha delle limitazioni. Può infatti essere prorogato per un massimo di 6 volte e non oltre i 24 mesi. Si può anche trasformare in contratto a tempo indeterminato;
- a tempo indeterminato, perciò continuativo con l’agenzia che ti assume, anche per il periodo di tempo che potresti non essere attivo. Una puntualizzazione, per tua conoscenza: se vieni assunto per lavorare a tempo indeterminato in una specifica azienda, allora il termine corretto da utilizzare è “staff leasing”.
Chiarito questo, capiamo meglio quali sono le caratteristiche di un contratto in somministrazione.
Prima di tutto, entrambi i contratti richiedono la forma scritta. Deve essere riportato ufficialmente che tu sei un dipendente dell’agenzia, altrimenti verrai considerato a tutti gli effetti dipendente della società per cui lavori fisicamente. In questo modo avrai anche la certezza che il tuo stipendio ti arriverà direttamente dall’agenzia, come anche i contributi previdenziali e assicurativi.
Altra cosa che devi sapere è che non sempre può essere fatto un contratto di somministrazione. Non può essere stipulato, ad esempio, a favore di aziende che non sono in regola con le norme di sicurezza. Altre restrizioni riguardano invece la mansione che andrai a ricoprire: il contratto di somministrazione non è valido se l’azienda ospitante ha richiesto sospensioni, riduzioni dell’orario lavorativo con cassa integrazione o licenziamenti collettivi nei 6 mesi precedenti. Allo stesso modo, il tuo contratto non sarà valido in caso di sostituzione di un lavoratore in sciopero.
I vantaggi del lavoro somministrato
Ora che hai chiare anche le caratteristiche che deve avere un contratto di somministrazione, vediamo meglio quali sono i motivi per cui la somministrazione di lavoro può essere un vantaggio per te.
- I tuoi diritti sono tutelati al pari dei dipendenti aziendali
Il contratto è diverso – perché cambia il datore di lavoro – ma i tuoi diritti in sede sono quelli di tutti i lavoratori dell’azienda per cui presti servizio. Tutte le condizioni del tuo contratto (retribuzione, tutele sociali e assistenziali, ecc.) non potranno essere inferiori a quelle di colleghi di uguale livello e mansione. Allo stesso modo potrai conoscere e accedere alle possibilità di carriera interne, per aspirare ad avanzamenti professionali e a un contratto stipulato direttamente con l’azienda. - Hai diritto a un’indennità di disponibilità
Nel caso di contratti di somministrazione a tempo indeterminato può capitare che ci siano momenti di inoccupazione tra una prestazione professionale e l’altra. Se resti momentaneamente senza occupazione, quindi, che succede? È compito dell’agenzia trovare un’azienda in cui puoi prestare servizio, e quando questo non succede (anche se raro) verrai comunque retribuito con un’indennità di disponibilità determinata dalla contrattazione collettiva, e non inferiore all’importo definito dal Ministero del lavoro. - Ti sono riconosciute molte agevolazioni e prestazioni aggiuntive
Solitamente le agevolazioni vengono riconosciute solo da società molto grandi, invece tu avrai diritto a un elenco di prestazioni aggiuntive paragonabile a nessun altro contratto: per rette scolastiche (contributi per l’asilo nido o rette universitarie), spese per l’istruzione (buoni libri per studenti lavoratori e per i figli, voucher per la formazione continua), maternità (sostegno alla maternità e integrazione del contributo INPS), sostentamento economico (agevolazioni per prestiti, contributo per i trasporti extraurbani) e salute (tutela sanitaria e indennità per infortunio). - Contribuisci alla lotta contro il lavoro nero
Perché questo contratto, nonostante non sia ordinario, ha così tanti vantaggi? Hai ragione, viene proprio da domandarselo. Le motivazioni sono due e l’una spiega l’altra: il contratto di somministrazione contribuisce a creare stabilità economica e lavorativa in quei lavoratori che non trovano direttamente occupazione nelle aziende; questo contribuisce a scoraggiare il lavoro in nero e tutte quelle forme che non tutelano il lavoratore e i suoi diritti.
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